C’è una telecamera che inquadra la fuga dell’assassino di Genny Cantarero, poco dopo che questi sparò al volto e uccise venerdì scorso la ventisettenne a Lineri, frazione di Misterbianco.
Il filmato, che mostra il sicario in moto con il capo protetto da un casco integrale, è stato visto e rivisto decine di volte dai carabinieri del comando provinciale per notare ogni minimo dettaglio, anche se gli investigatori già conoscono la sua identità.
Quella di ieri è stata una lunghissima giornata di ricerche e perquisizioni in luoghi che il giovane potrebbe avere utilizzato per nascondersi. Venerdì sera Giovanna Cantarero è stata attesa all’uscita del panificio di via Allende a Lineri: l’uomo che l’ha uccisa, l’aveva prima chiamata con il suo diminutivo `Jenny´ e poi ha fatto fuoco, tre volte. Fuggito in sella a una moto, è stato inquadrato dalla telecamera un po’ distante dal bar panificio dinanzi al quale è avvenuto l’omicidio. Gli scenari ipotizzati dagli investigatori per la sparizione dell’uomo sono due: una latitanza in piena regola, o un gesto estremo, come il suicidio.
Ma al momento non ci sarebbero `prove´ concrete su nessuna delle due ipotesi. Bocche cucite dagli investigatori sulle ricerche del sospettato che la Procura ritiene indagato: sarebbe un uomo sui trent’anni, sposato, che lavora in un centro scommesse in un paese della provincia, con qualche frequentazione con ambienti criminali dei quartieri catanesi, ma più un «vanto» che un collegamento «serio».
Oggi pomeriggio sarà effettuata l’autopsia sul corpo senza vita di Genny, colpita certamente due volte alla faccia dai proiettili esplosi dal sicario con il quale forse aveva avuto una relazione che gli investigatori hanno definito burrascoso. Alle 18 a Lineri ci sarà una fiaccolata per ricordare Jenny Cantarero, una marcia per dire basta a tutte le forme di violenza.