L’ennesima lunga coda all’ufficio postale di Bronte alimenta la rabbia e fa scattare in città la protesta.
Lunedì pomeriggio, la goccia che ha fatto traboccare il vaso lunedì pomeriggio. L’ufficio postale è piccolo e nel rispetto delle norme anticovid la gente è costretta ad aspettare fuori. E lunedì le temperature erano particolarmente rigide. Chi ha assistito alla scena conferma che nel primo pomeriggio la coda era già lunghissima e molti sostengono che lo era già dal mattino.
A smaltire il lavoro solo 2 impiegati in altrettanti sportelli che fanno il possibile, forse più del dovuto, ma per effettuare le operazioni ci vuole tempo. E la gente che lavora, tempo non ne ha e pretende un servizio migliore.
“Non possiamo aspettare ore ed ore. – si sfogasno alcuni utenti – Capiamo che dobbiamo rispettare una fila, ma a tutto c’è un limite”. Il problema delle code all’Ufficio postale di Bronte è cronico. Non è la prima volta che il problema viene segnalato. Poste Spa ha sempre consigliato agli utenti di prendere un appuntamento con la app. Ma non tutti sono avvezzi alla tecnologia e chi si reca all’Ufficio postale e prende un biglietto spesso si vede pure sorpassato da chi ha prenotato con lo smartphone.
Così lunedì pomeriggio è scoppiata la protesta.
In tanti hanno chiamato il sindaco Pino Firrarello che si è subito recato all’Ufficio postale, per poi, dopo aver verificato la situazione, affermare: “E’ una vergogna! – ha esclamato particolarmente arrabbiato – Quel che vedo non è degno di un’azienda al servizio di utenti che pagano. La pensino pure come credono, ma solo 2 sportelli in funzione in una cittadina di 20 mila abitanti e con le motivazioni che ci sono a Bronte sono troppo pochi.
Poste Italiane la smetta di accampare scuse: deve risolvere il problema, anche perché gli utili che raccoglie da Bronte sono notevoli.
Non mi vengano a dire poi che lunedì c’è stato un black out elettrico: la coda si forma sempre.
Per questo se Poste Spa non interviene con decisione e tempestività ci faremo sentire noi in tutte le sedi possibili.
Tante volte abbiamo affrontato questo problema, eppure non è risolto. Più volte abbiamo scritto, in diverse occasioni ci siamo riuniti con i rappresentanti dell’Azienda senza ottenere nulla. Ed allora diciamo basta!
Siamo stati fin troppo accondiscendenti. Verificheremo con i legali se è possibile ricorrere alla Magistratura per restituire ai cittadini un servizio efficiente. Non è possibile – conclude – che alcuni, rendendosi conto dei tempi di attesa fuori la porta dell’Ufficio postale, si convincano a prendere l’auto ed andare a Maniace o Maletto”.