Rifiuti all’estero per i comuni del Catanese che non superano il 65% di raccolta di differenziata. Il sindaco di Biancavilla: “Giusto criterio”

Rifiuti all’estero per i comuni del Catanese che non superano il 65% di raccolta di differenziata. Il sindaco di Biancavilla: “Giusto criterio”

I comuni che non superano quota 65% della raccolta differenziata conferiranno i rifiuti all’estero alla cifra di 400 euro a tonnellata.

E’ la soluzione prospettata ai sindaci nella riunione tenutasi nella sede della Srr Area Metropolitana di Catania, la società consortile che si occupa della gestione dei rifiuti in 28 comuni etnei compresa la città di Catania.

“La proposta coincide con quanto da me avanzato nei mesi scorsi- ha detto il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno- al fine di non penalizzare i comuni più volenterosi come il nostro. Sono contento venga applicato un criterio che tiene conto di ‘buoni’ e ‘cattivi’ differenziatori. Biancavilla, com’è noto, nella raccolta differenziata si attesta sull’80% e non subirà alcuna penalizzazione perché non deve trasferire i rifiuti all’estero”.

In sostanza i comuni della SRR che non hanno superato la quota del 65% dovranno portare i proprio rifiuti fuori dall’Italia; ciò comporterebbe un esborso economico non previsto per i comuni. Tra gli enti comunali non virtuosi figura proprio il capoluogo etneo.

“All’incontro ho evidenziato i ritardi ingiustificati della Regione Siciliana nella costruzione degli impianti- ha concluso Bonanno-. La nomina di un commissario alla Srr, inoltre, non è servita a imprimere una svolta alla situazione. Una situazione di inerzia che dura da oltre un decennio (c’è ancora chi la chiama ‘emergenza’) e che si prospetta via via sempre più onerosa e drammatica, come dimostra la decisione di mandare all’estero i rifiuti”.

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