Acoset si appresta a entrare nella costituente società “Catania Acque S.p.A.”.
A tal proposito i vertici dell’azienda, facendo seguito alla nota dell’Assemblea Territoriale Idrica – Ambito Territoriale Ottimale Catania 2 e al fine di rispettare i termini imposti dalla Comunità Europea, dal Governo nazionale e dall’ATI, ha trasmesso ai comuni soci (Aci Bonaccorsi, Aci S. Antonio, Adrano, Belpasso, Camporotondo Etneo, Catania (solo per la frazione di S. Giovanni Galermo), Gravina, di Catania, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Ragalna, S. Agata Li Battiati, S. Giovanni La Punta, S. Gregorio, S. Maria di Licodia, S. Pietro Clarenza, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde e Viagrande) Statuto e Regolamento sul funzionamento del comitato sul controllo analogo congiunto della costituente società a partecipazione pubblica.
I comuni soci dovranno autorizzare Acoset a entrare in “Catania Acque S.p.A.”, società che coinvolge oltre che Acoset, anche Ama (che gestisce la risorsa idrica a Paternò), Sidra (per il Comune Catania) e Sogip (per Acireale). Il Governo nazionale ha fissato per l’adesione alla costituente società la data perentoria e indifferibile il 31.12.2021.
L’Acoset in sostanza sollecita i comuni soci (che si esprimeranno attraverso i loro Consigli Comunali), a porre con estrema urgenza il punto all’Odg del primo Consiglio Comunale utile, al fine che tutti i Comuni possano far pervenire la relativa delibera d’autorizzazione entro il 15.12.2021.
La mancata o tardiva autorizzazione da parte dei Consigli Comunali precluderà la costituzione del Gestore Unico D’Ambito per la provincia di Catania, escludendolo in modo inevitabile all’accesso dei fondi previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e obbligando di fatto il Governo nazionale, attraverso il Ministero della Transizione Ecologica, ad adottare provvedimenti sostitutivi.
Con questa richiesta di Agoset l’acqua che arriva nei nostri rubinetti sarà molto molto Salata. (basta pensare che un contatore in comodato d’uso lo fanno pagare 200,00€)