Rifiuti, “ammazza che tassa”: Catania si conferma la più cara secondo Cittadinanzattiva

Rifiuti, “ammazza che tassa”: Catania si conferma la più cara secondo Cittadinanzattiva

La tassa per i rifiuti più cara in Italia si conferma a Catania, dove tuttavia la tariffa è rimasta a 504 euro, stabile sul 2020, mentre Potenza è il capoluogo più economico con 131 euro, ma in aumento rispetto ai 121 euro del 2020.

È quanto emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia che prende come riferimento nel 2021 una famiglia tipo composta da 3 persone e una casa di proprietà di 100 metri quadrati.

Rispetto ai 112 capoluoghi di provincia esaminati, sono state riscontrate variazioni in aumento (rispetto al 2020) in 53 capoluoghi, situazioni di stabilità in 37 e variazioni in diminuzione in 22. A Vibo Valentia l’incremento più elevato (+44,9%), a Rovigo la diminuzione più consistente (-23%).

A livello di aree geografiche, i rifiuti costano meno al Nord (in media 270 euro, +1,6% rispetto al 2020), segue il Centro (313 euro, +2,4%), infine il Sud, più costoso (353 euro, +1,3%).

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