Associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione per delinquere con l’aggravante di aver favorito un clan mafioso finalizzata alle truffe aggravate ai danni dello Stato.
Questa l’accusa contestata a 12 persone coinvolte nell’operazione di polizia denominata ‘Impero’.
La misura cautelare in carcere è stata applicata per Pietro Lazzaro, 44 anni, Vito Di Stefano, 66 anni (già detenuto per altra causa), e Angelo Tomaselli, 52 anni. I tre sono gravemente indiziati di essere associati al clan mafioso “Santangelo-Taccuni” e di essere capi e promotori dell’associazione a delinquere.
Con la stessa ordinanza sono state applicate per altri nove indagati le misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, obbligo di dimora nel territorio comunale e ulteriore obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione per alcune ore del giorno.
Le indagini sulle cosiddette “giornate comprate” sono state effettuate dal 2018 al 2020. Attraverso delle ditte compiacenti o addirittura costituite proprio a tal fine l’organizzazione faceva risultare falsamente a favore di soggetti compiacenti un numero di giornate lavorative nel settore dell’agricoltura idoneo a far percepire, indebitamente le indennità di disoccupazione. Il collaudato sistema criminale ha provocato un danno allo Stato di centinaia di migliaia di euro. Indagati per truffa aggravata e falso più di 80 falsi braccianti agricoli.