In una nota il Comitato Punto-e-a-capo di Paternò torna sulla vicenda registrata mercoledì 3 novembre nel IV circolo di Paternò, con l’inagibilità di ben 5 aule della scuola a causa della caduta di interi pezzi di controsoffitto.
Viene messa in discussione l’asserita ispezione preventiva che, secondo gli esponenti del Comitato, non c’è stata.
“Appare ormai certo che la scuola, – si legge – dopo il nubifragio della scorsa settimana e dopo svariati allerta meteo che hanno tenuto gli studenti lontani dalle aule per dieci giorni, non sia stata mai ispezionata dai tecnici dell’amministrazione comunale, coordinati dall’assessore Luigi Gulisano. La notizia è resa ancora più eclatante dalla circostanza che a ritrovare le aule in tali disastrate condizioni siano stati gli insegnanti, il personale scolastico, gli alunni e i genitori.
“Ci interroghiamo di conseguenza – si legge ancora – su quali e quante scuole siano state effettivamente ispezionate, come si è proceduto alle ispezioni e quale sia l’attuale condizione generale di tutti gli edifici scolastici di Paternò. Chiediamo pertanto al sindaco Naso e a tutta l’amministrazione comunale di procedere in tempi celeri e fuori dagli orari scolastici (ribadiamo: fuori dagli orari scolastici dato che sono stati perduti già troppi giorni di scuola) a ulteriori sopralluoghi in modo da identificare e scongiurare ipotetiche situazioni di rischio per alunni e insegnanti e di darne pubblica divulgazione alla città”.
Gli aderenti a ‘Punto-e-a-capo’ chiedono all’assessore di fare un passo indietro.
“Crediamo infine che quanto è accaduto, proprio perché riguarda i bambini e la loro incolumità, sia di inaudita gravità e non possa avere scusanti di alcun tipo, specialmente quando si è avuto tutto il tempo per procedere ai controlli necessari. Pertanto riteniamo opportuno che l’Assessore Gulisano, incaricato di effettuare i controlli nelle scuole e per il ruolo amministrativo che ricopre, rassegni quanto prima le proprie dimissioni”.
Il Corriere Etneo ha chiesto una replica all’assessore Gulisano.