Spacciavano davanti a scuola,
negli “inospitali meandri degli edifici, le strette vie del quartiere, le abitazioni dei promotori e, addirittura, le camerette dei figli minori, con funzioni di stoccaggio, lavorazione e spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana”, spiegano gli investigatori dell’Arma a proposito del maxi blitz antidroga nel quartiere Sperone di Palermo che ha visto l’esecuzione di 58 provvedimenti cautelari (37 in carcere, 20 domiciliari e un obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria).