Anche la caccia a Satana, dopo il lockdown a causa della pandemia, ritorna alla normalità e gli esorcisti, con le preghiere di liberazione dalle demoniache presenze, hanno ripreso il loro servizio per arginare il demonio.
“Nel lockdown- ricorda all’Adnkronos padre Cesare Truqui – gli incontri erano quasi nulli”.
Nei casi più disperati, qualche esorcista aveva portato avanti la caccia al maligno armato di guanti e mascherina. Ma le preghiere di liberazione in generale avevano registrato un crollo per ragioni sanitarie.
Ora che progressivamente si sta tornando alla normalità, gli esorcisti, come spiega l’erede di padre Amorth, hanno un superlavoro perché oltre ai casi nuovi si trovano alle prese anche con gli ‘arretrati’.
“Sono tanti – osserva – i casi di quelli che non si potevano vedere a causa delle restrizioni per il Covid e che ora si rivolgono a noi”.
Nella capitale, intanto, da lunedì prossimo sono attesi esorcisti da tutto il mondo muniti di green pass per affrontare un corso, il primo al mondo, che propone un’attenta ricerca accademica ed interdisciplinare al servizio di chi esercita il ministero dell’esorcismo e la preghiera di liberazione. Il programma si terrà presso il Regina Apostolorum di Roma, in collaborazione con il Gruppo di Ricerca Socio-religiosa e Informazioni di Bologna e affronterà gli aspetti antropologici, fenomenologici, sociali, teologici, liturgici, canonici, pastorali, spirituali, medici, neuroscientifici, farmacologici, simbolici, criminologici, legali e giuridici del ministero dell’esorcismo e della preghiera di liberazione.