Paternò, palestre scolastiche alle associazioni: il Pd rivendica la battaglia e invoca un regolamento comunale

Paternò, palestre scolastiche alle associazioni: il Pd rivendica la battaglia e invoca un regolamento comunale

La questione della disponibilità delle palestre scolastiche in favore delle associazioni cittadine tiene ancora banco nel dibattito politico a Paternò.

Il Pd – in una nota firmata dal segretario Salvatore Leonardi – rivendica la battaglia e invoca l’adozione di un regolamento comunale.

“Finalmente – si legge nella nota – la questione delle palestre scolastiche e la loro concessione alle Associazioni sportive è arrivata in Consiglio Comunale grazie soprattutto alla caparbietà del Partito Democratico che ha sposato in pieno questa battaglia sociale ed ha fatto di tutto affinché non restasse retaggio di pseudo aggiustamenti nelle ‘segrete stanze’ . Si è potuto apprendere che finalmente qualcosa si sta muovendo e alcune palestre, anche se per poche ore , si stanno rendendo disponibili. Certo è poca cosa ancora rispetto alla ‘fame’ di strutture dove i nostri ragazzi possono vivere momenti di sport e di socializzazione , ma iniziare è sempre positivo e diventa un modello da seguire, da implementare e da programmare”.

Per l’esponente dem “È necessario che al più presto il Comune si doti di un regolamento con annesso schema di protocollo d’intesa affinché la fruizione delle palestre da parte delle associazioni che ne fanno richiesta possa diventare automatica senza sottostare a lungaggini burocratiche, a gelosie, a favoritismi di nessun genere. Lo sport è libertà, crescita , gioia di vivere , confronto , socializzazione, lealtà”.

Il segretario del Pd si sofferma, infine, sulla ‘necessità’ del confronto tra forze politiche nell’assise cittadina: “Per tornare al Consiglio comunale finalmente una seduta vera , dove si è potuto vedere chi vuole cosa e come la vuole. Si è partiti dalla insofferenza per la parola concessa a tutti da parte di qualche nuovo acquisto leghista, passando da chi nega il ruolo della scuola, fino a chi pensa che un Consiglio per dibattere i problemi dei nostri ragazzi sia solo una perdita di tempo ed un costo. Noi affermiamo a chiare lettere che la partecipazione, il confronto, la ricerca delle soluzioni sia invece l’anima vera della democrazia. Non uno ma cento di questi consigli e no invece a sedute vuote e sterili”.

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