A Vizzini la rimozione e il conseguente allontanamento della scultura bronzea dal monumento ai Caduti e della pertinente inferriata delimitante la stessa superficie adibita da un secolo a esser simbolo perenne e intramontabile della memoria suscita la reazione indignata della sezione dell’A.n.c.r., l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.
“Tali beni pubblici monumentali – si legge in un comunicato della Federazione provinciale di Catania dell’A.n.c.r. – essendo salvaguardati dalle leggi dello Stato non possono essere alterati nella loro veste architettonica né collocati in altro luogo, senza prima essersi confrontati con le dovute autorità competenti e senza aver successivamente e giustamente deliberato ogni operazione a preservazione del medesimo monumento commemorativo.
“Tra l’altro, – prosegue il comunicato – quella che vuol essere la nuova veste architettonica suggerita dall’amministrazione comunale, in merito alla collocazione alternativa della statua, non si confà affatto alla simbologia originaria del bene monumentale. Il soldato bronzeo – impresso nella mente dei vizzinesi e non solo – avanza dalla sua garitta, come a voler difendere combattendo. Diversamente, posizionare l’opera su un cippo esagonale, altro non farebbe che sminuire, se non addirittura annullare e cancellare risolutivamente, il valore del messaggio voluto dall’artista artefice della stessa. Messaggio esplicitamente allineato a un determinato contesto socio-storico. Per tutto ciò, l’A.n.c.r. contrasterà incessantemente qualora dovessero replicarsi tali accadimenti.
“Manipolare o screditare un piccolo monumento commemorativo del qualsivoglia Comune d’Italia – conclude il comunicato – è alla pari del medesimo basso e vile gesto se fosse diretto all’Altare della Patria. Sia di conforto sapere – ai cittadini e ai connazionali legittimamente indignati – che mai potrà esser meno la degna riconoscenza verso chi ha offerto la propria vita per la Patria da parte dell’Associazione”.