Catania, immigrazione clandestina: fermati due trafficanti russofoni. Organizzarono sbarco del 14 scorso (VIDEO)

Catania, immigrazione clandestina: fermati due trafficanti russofoni. Organizzarono sbarco del 14 scorso (VIDEO)

Associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Sono i reati contestati dalla polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Catania Vladimir Iarmak, 61 anni, nato In Russia e Yevhen Paryhin 22 anni nato in Ucraina. Il provvedimento restrittivo è scaturito dalle indagini svolte in occasione dell’arrivo, intorno alle ore 2:30 dello scorso 14 ottobre nel litorale ionico all’altezza di Aci Trezza, di 84 migranti di varie nazionalità, che si trovavano a bordo di un veliero incagliatosi nella scogliera.

A seguito della segnalazione della Guardia Costiera di uno sbarco autonomo di migranti che si stavano allontanando nelle vie limitrofe, é intervenuto personale della polizia di stato, carabinieri e Guardia di Finanza, per provvedere alle consuete attività di identificazione, foto-segnalamento nonché alle prime incombenze di carattere sanitario.

La Squadra Mobile, a seguito di una nota diramata dalla Sala Operativa della Questura etnea, grazie a quanto segnalato dagli operatori di Frontex presenti sul posto nell’ambito delle attività di accoglienza dei migranti, ha intercettato a bordo di un autobus turistico in transito per le vie centrali di Catania due soggetti russofoni, trovati con zaini contenenti, tra l’altro, cellulari, un satellitare, indumenti bagnati e danaro in contante. Sulla scorta degli elementi acquisiti sono stati sentiti alcuni testimoni dell’evento migratorio, dalle cui dichiarazioni é emerso che i due arrestati sarebbero i componenti di un’organizzazione più ampia; gli stessi avevano condotto il veliero dalla Turchia, dalla città di Bodrum sino alle coste sicule.

Dalle dichiarazioni rese dai migranti e dal materiale posto sotto sequestro e che dovrà essere dettagliatamente analizzato appare ragionevole ritenere che il veliero, partito dalla Turchia qualche giorno prima, per ragioni allo stato non conosciute si sia incagliato.

Inoltre, è emerso che i trafficanti, approfittando delle situazioni di estrema vulnerabilità dei migranti – per lo più afgani, iracheni e siriani – hanno aumentato i prezzi del viaggio clandestino, chiedendo come corrispettivo addirittura 10.000,00 euro a persona. Espletate le formalità di rito, i fermati sono stati associati, Iarmak presso il carcere di Termini Imerese (PA),mentre Paryhin presso quella di Enna, e su richiesta di questo Ufficio il Gip di Catania ha convalidato il fermo ed emesso contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.