174 cani di cui 122 adulti e 52 sotto i 9 mesi identificati con il microchip:
questo è il positivo bilancio del tour “Identificato e protetto” organizzato da LAV in Sicilia dal 6 al 13 ottobre in collaborazione con i Comuni che hanno aderito all’iniziativa di sensibilizzazione e microchippatura gratuita a favore dei cani le cui famiglie non avevano ancora provveduto a questo importante obbligo di legge che facilita il ricongiungimento dell’animale in caso di smarrimento, e previene l’abbandono.
“Siamo molto soddisfatti della partecipazione dei cittadini e ringraziamo le Amministrazioni comunali di Lentini, Monforte San Giorgio, Letojanni, Mascali, Bronte e Sciacca che hanno ospitato l’iniziativa ed emesso l’Ordinanza che istituisce un periodo transitorio durante il quale anche chi conduce a identificare il cane oltre i tempi stabiliti dalla legge regionale non dovrà pagare una sanzione. Questa “moratoria” è indispensabile se si vuole incentivare la microchippatura dei cani e prevenirne l’abbandono, soprattutto in una Regione dove i cani detenuti nei canili rifugio al 31 dicembre 2020 erano 7.949, per una spesa annua di 10.154.847,5 euro. – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV Area Familiari – I nostri ringraziamenti vanno anche ai Comuni che ne hanno seguito il positivo esempio: Carlentini, Gallodoro, Mongiuffi Melia, e Riposto, e invitiamo tutti i Comuni Siciliani a fare altrettanto, poiché il microchip è uno strumento fondamentale per prevenire l’abbandono e responsabilizzare chi vive con un cane. E, soprattutto, invitiamo la Regione Sicilia a deliberare una moratoria per chi microchippa un cane di età superiore ai due mesi, e a intraprendere una campagna di sensibilizzazione e informazione, poiché le sanzioni, assieme a una scarsa informazione, favoriscono l’inadempienza dell’obbligo di microchippatura e conseguentemente l’abbandono”.
CANI DI RAZZA VENDUTI SENZA MICROCHIP
Un dato interessante emerso dall’analisi dei dati raccolti è che su 174 cani microchippati ben oltre la metà fossero di razza e ciò è indice di come alcuni, contrariamente da quanto previsto dalla legge, potrebbero essere stati venduti senza microchip. Controlli in allevamenti e negozi sono dunque indispensabili per combattere l’evasione dell’obbligo di microchippare i cani.
Altro dato che deve far riflettere è il basso numero di cani sterilizzati: 11 su 174, ovvero solo il 6,3 %. Una percentuale davvero esigua che dimostra la necessità di campagne di sensibilizzazione e sterilizzazione, indirizzate anche ai cani di proprietà, le cui cucciolate, come noto, sono una delle principali fonti che alimentano il randagismo.
“La Regione Sicilia deve prendere atto di queste evidenze, ed agire tempestivamente, anche emanando la nuova legge regionale i cui lavori sono iniziati già da tre anni, ma che non ha ancora visto la luce, privando la Regione dello strumento più efficace per prevenire abbandono e randagismo.