Green pass obbligatorio al lavoro da domani venerdì 15 ottobre.
Su un eventuale e ulteriore abbassamento dei prezzi dei tamponi, per agevolare i lavoratori non vaccinati, il premier “Draghi ci ha assicurato che il governo deciderà nelle prossime ore” ha detto Luigi Sbarra, segretario della Cisl, al termine dell’incontro con il premier a Palazzo Chigi. “Ne discuteranno domani in Cdm, ci ha spiegato il presidente del Consiglio – gli ha fatto eco Pierpaolo Bombardieri, della Uil – e lì decideranno il da farsi”.
A sollevare la questione del prezzo dei tamponi, alla vigilia della nuova deadline per il certificato verde, i sindacati. “Abbiamo colto l’occasione per segnalare al governo la necessità di un forte abbassamento del costo del tampone – ha spiegato infatti Maurizio Landini (Cgil)- ma anche che si potenzi il credito d’imposta per i servizi di sanificazione. Vorremmo che tutte le aziende, non solo alcune, si assumessero l’onore del costo dei tamponi”.
“C’è un incontro in corso per verificare la possibilità di un abbassamento e ulteriore contenimento dei costi” dei tamponi, ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Su questo piano il commissario Figliuolo ha già fatto un lavoro straordinario, perché ricordiamo che siamo già di fronte a prezzi calmierati. Se poi ci sono le condizioni per arrivare a un ulteriore contenimento dei costi, credo che possa essere valutato positivamente. Ma il tema non è la gratuità dei tamponi. Il governo ha scelto il vaccino per uscire da questa pandemia”.
“Domani si parte” col Green pass nei luoghi di lavoro “con quelle che sono le regole stabilite – ha evidenziato Costa – Siamo in una fase delicata e l’estensione del Green pass ci aiuterà a uscire da questa pandemia. Siamo consapevoli che stiamo chiedendo un ulteriore sacrificio ai cittadini ai lavoratori alle imprese alle aziende, ma siamo consapevoli che siamo sulla strada giusta. E i dati lo dimostrano”.
“Il tampone gratuito non crediamo sia la soluzione giusta – ha poi rimarcato – Invitiamo coloro che non si sono vaccinati a farlo. Significa mettere al sicuro la propria vita e quella degli altri e permettere al Paese di tornare alla normalità”.
“Se oggi il nostro Paese è a questo punto – ha spiegato – dobbiamo dire un grande grazie agli oltre 43 milioni di concittadini che si sono vaccinati. La gratuità dei tamponi significherebbe far pagare ai cittadini che si sono vaccinati questo costo e credo che questo non sia giusto né rispettoso nei loro confronti”.
Il duo fanatico-bambinesco Salvini-Meloni o i loro sostenitori ci devono spiegare perché dovremmo pagare con i soldi Pubblici i tamponi ai no-vax..certo, se ne fossero in grado
Certo, ci potrebbero dire, ci semu figghi je figghiasdtri, ahahahahah, viri chi cosi, semu je comichi, autru chi onorevole e senatore della Repubblica Italiana
Presidente Draghi, a Salvini lo devete buttare fuori dal governo..perché è giusto così, per come si comporta da pagliaccio