Alle Ciminiere, in viale Africa, il prossimo fine settimana sarà possibile visitare le antiche stanze di sublimazione dello zolfo, cioè le grandi camere surriscaldate in cui il minerale veniva raffinato e trasformato in “fiori di zolfo”, di cui ancora adesso si sente l’odore pungente.
La visita, aperta a tutti, è a cura dell’associazione guide turistiche nell’ambito delle Giornate FAI autunno che si svolgeranno sabato 16 e domenica 17.
La visita guidata delle stanze di sublimazione riveste un significato di profonda valorizzazione degli edifici in mattoni e pietra lavica che caratterizzano le Ciminiere, grande complesso appartenente alla Città metropolitana di Catania, valido esempio di archeologia industriale, composto da alte ciminiere che servivano alla dispersione dei fumi derivati dalla raffinazione dello zolfo. In questi grandi stabilimenti, più di cento anni fa, veniva raffinata una notevole quantità di minerale proveniente dai ricchi giacimenti siciliani. Lo zolfo veniva manipolato, cristallizzato, macinato, raffinato, sublimato e fatto in “cannoli”. La sublimazione permetteva di immettere nel mercato zolfo purissimo, che non necessitava di ulteriori trattamenti. Imbarcato sulle navi del vicino porto, prendeva la via dell’estero.
Gli antichi stabilimenti e gli impianti di molitura, di stoccaggio e di trasformazione degli zolfi, ormai dismessi, sono adesso sede del Museo del Cinema e del Museo storico dello Sbarco in Sicilia 1943, a cui i tesserati FAI il prossimo fine settimana potranno accedere con biglietto a metà prezzo. In una delle stanze di sublimazione, in collaborazione con Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, sarà esposta la mostra fotografica “memoriae loci” di Emanuela Minaldi con l’installazione sonora immersiva del contemporary sound artist Michele Spadaro “Sublimazione 3”.