Zona Salinelle di Paternò, un sito geofisico di particolare rilevanza nazionale, trasformata in un vero e proprio campeggio.
Con il dovuto rispetto per coloro che si trovavano in sosta con il loro camper e auto (oltre una trentina i mezzi presenti all’esterno del velodromo Salinelle) con tanto di file di vestiti appesi lungo la recinzione del sito e nei pressi di via dello Stadio. Ricorda tanto la location dei quartieri spagnoli a Napoli. E’ impensabile poter consentire l’utilizzo dell’area del sito come un campeggio a cielo aperto. E’ necessario un regolamento che mette ordine su quali aeree o zone della città possono essere utilizzate per accogliere carovane di camper, roulotte e auto.
Già in passato la zona è stata utilizzata come area di sosta per questo tipo di mezzi. Con molta probabilità l’intera zona delle Salinelle sarà sgombrata tra qualche ora, al massimo domani, perché la ‘carovana’ andrà via verso altri lidi.
Ma l’area delle Salinelle non doveva essere riqualificata?
Esiste un progetto di riqualificazione, inteso come valorizzazione e attrattiva turistica, scientifica e culturale, finanziato con una somma di circa un milione e cinquecento mila e che vede come protagonisti il governo regionale di Nello Musumeci, il comune di Paternò e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La realizzazione del progetto è stato affidato all’Ingv per la particolare natura delle Salinelle.
L’Ingv dovrà occuparsi della gestione scientifica del sito attraverso una sala di controllo e monitoraggio, dove saranno installati dei terminali informatici, da collocare all’interno della struttura dell’ex macello di via Fonte Maimonide.
Il Sindaco Naso con la fascia tricolore e le forbici in mano è impegnato a tagliare nastri per inaugurare piscine all’aperto ( e successivamente abbandonate) parchi giochi ( e successivamente distrutti dai vandali paternesi)