Si è parlato di campagna vaccinale e delle difficoltà avute dai comuni del distretto sanitario 18 (Paternò, Belpasso, Ragalna)
nella riunione tecnica tenutasi a Paternò all’interno della biblioteca comunale di via Monastero organizzata dal direttore generale dell’Asp Maurizio Lanza il quale ha incontrato gli amministratori comunali dei tre comuni (il sindaco Nino Naso per Paternò, l’ assessore Fiorella Vadalà per Belpasso e il vice sindaco Lucia Saladdino per Ragalna) i medici di famiglia dei tre comuni nonché la responsabile del Distretto Giovanna Zago.
Per il direttore del’Asp Lanza il distretto di Paternò presenta statistiche al di sotto del 75% ed è necessario intervenire con azioni mirate subito per raggiungere nel più breve tempo possibile quella percentuale Paternò ha ottenuto fino adesso il 68,60% dei vaccinati con almeno una dose: ossia 27692 immunizzati su 40370 soggetti vaccinabili.
Ragalna ha raggiunto quota 63,23% dei vaccinati con almeno una dose: quasi 2300 immunizzati su un target di popolazione di 3612 cittadini vaccinabili.
Per quanto riguarda Belpasso è stata raggiunta una percentuale del 66.62% dei vaccinati con almeno una dose: ossia 15910 immunizzati su una popolazione di 17910 cittadini vaccinabili. Non passa inosservato il dato di Paternò visto che lo scorso 9 settembre il comune di Paternò sulla propria pagina social aveva annunciato che si era raggiunta la quota del 75% dei soggetti vaccinabili. Non è chiaro cosa sia successo. Probabile un difetto di comunicazione tra Asp ed ente comunale.
“Belpasso è un presidio importante. Con l’hub organizzato dai medici e dal comune abbiamo raggiunto 4000 vaccinazioni- ha detto Fiorella Vadalà- Ha un grande numero di medici che vaccinano nel proprio studio. Abbiamo un presidio vaccinale presso l’Asp locale. Adesso abbiamo attivato le vaccinazioni di prossimità con l’aiuto dell’Asp, presso i locali di ex casa Mazzaglia. Presto anche le farmacie inizieranno a vaccinare. Non basta ancora. Siamo al 60% con seconda dose e 67% con prima. Mancano 2000 vaccinazioni per raggiungere l’immunità. Il vaccino è l’unica terapia preventiva che serve per combattere il covid 19″.