A Paternò si continua a parlare del mancato avvio dei lavori per realizzare le 310 tombe di famiglia per la rinuncia all’affidamento da parte dell’azienda che ha vinto l’appalto, con la conseguente consegna degli interventi alla seconda impresa in graduatoria.
Una vicenda che potrebbe comportare un ulteriore allungamento dei tempi di avvio dei lavori.
Sulla questione i consiglieri comunali Anthony Distefano e Tuccio Paternò, in una nota, hanno evidenziato che è inaccettabile quanto stanno “subendo i cittadini paternesi che hanno acquistato le tombe di famiglia.
Una situazione a dir poco indecorosa – hanno detto i due consiglieri-. Dopo mesi di incomprensibili rinvii a quella firma del contratto che permettesse di far partire finalmente i lavori, adesso la palla viene ceduta alla seconda ditta: con la beffa che l’amministrazione comunale ha fatto trascorrere i 180 giorni necessari per far valere le ragioni fideiussorie del Comune. Un danno economico e di tempo subito solo ed esclusivamente dai cittadini”.
Sulla questione il Comitato Cimitero Nuovo, che raccoglie al suo interno i proprietari delle 310 tombe, si è spaccato al momento di decidere se citare in giudizio il Comune oppure attendere con pazienza l’avvio dei lavori: da una parte abbiamo una trentina di persone pronte a rivolgersi a un legale, dall’altra abbiamo coloro che vogliono continuare a dialogare con l’amministrazione comunale.