Il tema dei danni causati dalla cenere dell’Etna approda alla presidenza del Parlamento europeo.
E’ stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a investire del problema il vertice dell’assise dell’Ue, affinché si intervenga per eliminare un’ingiustizia regolamentare che di fatto impedisce alla Sicilia di accedere all’apposito Fondo per il risarcimento dei danni.
La risposta di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, al governatore della Sicilia non si è fatta attendere:
«Abbiamo seguito con preoccupazione l’attività eccezionale del vulcano Etna, così come i conseguenti problemi economici dovuti anche alla necessità dell’aeroporto di Catania di sospendere frequentemente la sua attività. Voglio assicurarle che il Parlamento europeo continuerà a seguire da vicino la questione e si attende ora una azione concreta da parte della Commissione europea».
Dopo l’ennesimo e violento parossismo del vulcano, Musumeci aveva chiesto l’intervento del Parlamento di Strasburgo per modificare le regole d’accesso al Fondo di solidarietà dell’Unione europea e fornire gli adeguati ristori economici – negati da Roma – a Comuni e popolazioni dell’Etna colpiti dalla pioggia di cenere lavica.
«Ho inoltrato la nota da Lei inviatami alle Commissioni per il Bilancio e per lo Sviluppo regionale del Parlamento europeo – scrive Sassoli a Musumeci – perché possa essere di ausilio nel nostro lavoro di emendamento e revisione dei regolamenti relativi ai fondi europei. Siamo vicini alle persone che sono state colpite da questa catastrofe naturale negli ultimi mesi in Sicilia e in particolare a coloro che hanno visto compromessi i loro mezzi di sussistenza».
Dal canto suo, il presidente Musumeci dichiara: «Ringrazio il presidente Sassoli per aver condiviso le nostre preoccupazioni e sollecitazioni nonostante il momentaneo periodo di forzato riposo per cui gli rivolgiamo sinceri auguri. Sono lieto di trovarlo al nostro fianco per una battaglia che intendiamo portare avanti assieme agli eurodeputati siciliani, che coinvolgerò nei prossimi giorni. È assurdo – aggiunge il governatore – che la gente dell’Etna sia esclusa dal (parziale) risarcimento di danni ingentissimi perché il parametro utilizzato per l’attivazione del Fondo è legato alla proporzione tra danno e Pil regionale. Il senso di appartenenza all’Europa, e il principio stesso di condivisione che è spirito della Ue, vanno coltivati e resi tangibili soprattutto nelle avversità. Adesso sia la Commissione europea – conclude Musumeci – a “battere un colpo”».