Nel processo con rito abbreviato che si celebra a Catania, il pm Andrea Bonomo ha chiesto la condanna a 30 anni di reclusione per Agatino Scalisi, uno dei due imputati nell’inchiesta sulla cosiddetta “Ambulanza della morte” nell’ambito della quale è già stato condannato all’ergastolo Davide Garofalo.
Il ‘barelliere’ Scalisi è accusato dell’omicidio di Maria Giardina.
La tecnica, contesta la Procura di Catania, era quella di iniettare a pazienti terminali un’iniezione d’aria nelle vene, nel tragitto su ambulanze private dall’ospedale a casa, procurando il loro decesso per embolia gassosa e sostenendo che erano morti per cause naturali. Obiettivo guadagnare i 200-300 euro di ‘regalo’ che la famiglia gli avrebbe dato per la ‘vestizione’ della salma. Soldi che sarebbero stati poi divisi con i clan mafiosi di Biancavilla e Adrano.
Si deve al biancavillese Luca Arena, 29 anni – uno dei due fratelli testimoni di giustizia che in passato gestivano una agenzia di pompe funebri – al suo coraggio e alla sua tenacia, la denuncia – 4 anni fa – della cosiddetta ‘Ambulanza della morte’.
La vicenda è stata denunciata dal programma Mediaset “Le Iene”.
Sul caso hanno indagato i carabinieri della Compagnia di Paternò e del Comando provinciale di Catania.