Paternò, caos e traffico davanti alla scuola “Giovanni XXIII”: la denuncia di un componente dell’associazione ‘San Biagio’

Paternò, caos e traffico davanti alla scuola “Giovanni XXIII”: la denuncia di un componente dell’associazione ‘San Biagio’

Torna d’attualità la questione legata al traffico congestionato e al caos che si viene a creare davanti alle scuole cittadine.

Una tematica che è stata ripresa da Sante Chinnici, componente dell’associazione socio culturale “San Biagio” e titolare di una farmacia ubicata nell’omonimo quartiere.

L’attenzione del professionista si è concentrata su quello che succede davanti al secondo circolo didattico “Giovanni XXIII” di via Vulcano all’uscita e all’ingresso dei piccolo studenti. Chinnici ha immortalato con delle foto il caos e il pericolo esistenti dinnanzi l’ingresso della scuola postandole sulla pagina social dell’associazione. “In queste immagini, scattate davanti al secondo circolo di via Vulcano, si capisce bene la difficoltà che si crea nell’attesa- si legge nel posto pubblicato dal professionista- La commistione tra pedoni e veicoli in transito innesca momenti di reale pericolosità.

Siamo coscienti che l’esiguo numero di vigili urbani presenti sul territorio rende impossibile presidiare tutte le scuole. Solleviamo, quindi, il problema con l’intento di trovare, insieme, soluzioni alternative. La nostra proposta, che ci piacerebbe approfondire è quella di utilizzare associazioni ( ad esempio l’associazione Carabinieri) oppure i percettori di reddito di cittadinanza per operazioni di chiusura e riapertura della strada al traffico veicolare negli orari di ingresso ed uscita degli alunni”.

Fin qui la proposta lanciata da Sante Chinnici; una proposta condivisa dalla consigliera penta stellata Claudia Flammia la quale, sempre sulla pagina social dell’associazione “San Biagio” ha sottolineato che si tratta “di una questione di civiltà che negli ultimi anni è stata subordinata alla carenza di personale della Polizia Municipale e, nella fattispecie, degli ausiliari del traffico. Poiché starcene qui a lamentarci non produce alcun effetto sociale, vi sono svariate soluzioni attuabili – scrive Claudia Flammia- esistono dei Progetti Utili per la Collettività (Puc) di cui il Comune può dotarsi affinché i beneficiari del Reddito di Cittadinanza collaborino nel Comune di residenza almeno 8 ore settimanali aumentabili sino a 16 ore. Mi preme dirvi che insieme ai colleghi Marco Gresta e Martina Ardizzone presentammo un’interrogazione in merito a giugno; strumenti quali il Baratto Amministrativo; ausilio di associazioni quali Associazione Nazionale Carabinieri o di altre realtà di volontari che potrebbero coadiuvare il controllo del traffico. La nostra città è avvolta in una moltitudine di problemi, è vero,- ha concluso Flammia- ma ha altrettante risorse. Sappiamo sfruttarle? E soprattutto, vogliamo sfruttarle? Ai posteri l’ardua sentenza”.

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