Emergenza rifiuti
L’emergenza rifiuti che in questi giorni si sta vivendo a Catania e provincia a causa delle difficoltà degli auto compattatori dei vari comuni a conferire i rifiuti nella discarica di Lentini gestita dalla Sicula Trasporti ormai del tutto satura, ha spinto il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno a indirizzare una lettera aperta al governatore Nello Musumeci e all’assessore regionale all’energia Daniela Baglieri attraverso la quale li invita a portare fuori dalla Sicilia i rifiuti dei comuni che sono sotto il 65% della raccolta differenziata, lasciando stare quelli che, come Biancavilla, hanno invece superato questa soglia.
“E’ un invito preventivo che le rivolgo visto che si profila sempre più l’ipotesi di mandare all’estero i nostri rifiuti- scrive Bonanno -. Faccia la ‘differenziata’ anche nel trattamento da riservare ai cittadini che hanno obbedito con scrupolo alle raccomandazioni di raggiungere percentuali importanti nella raccolta dei rifiuti. Il mio Comune- scrive Bonanno- proprio nel mese di agosto, ha toccato la cifra record dell’82%. E’ un dato che ci pone non solo tra i primi posti della ‘classifica’ siciliana con i comuni oltre 20 mila abitanti ma anche tra quelli di tutto il territorio italiano.
Grazie a questo lavoro straordinario – si legge nella missiva- siamo riusciti a tenere sotto controllo le bollette, sebbene i costi di gestione lievitassero vistosamente per i disagi provocati dalla scelta forzata di andare a conferire i rifiuti in nuove discariche. Siamo stati tra i primi ad adottare la formula della raccolta dell’indifferenziato ogni 15 giorni. Ora che la misura sembra letteralmente colma, con la discarica di Lentini ‘tutta esaurita’, il sistema che la Regione Siciliana vuole adottare penalizza tutti i comuni senza alcuna distinzione”.
La missiva si chiude con una serie di interrogativi indirizzati a Musumeci: “I comuni siciliani attendono da voi anche indicazioni sul lungo periodo: nei 3 anni o più che servono per realizzare i termo utilizzatori la Regione come pensa di affrontare la situazione? Pensate di ‘tamponare’ oppure ci sono alternative possibili? Come sindaco di un piccolo comune virtuoso attendo da voi una risposta.”