Decreto ingiuntivo per il Comune di Paternò da parte della Sicula Trasporti emesso a favore di quest’ultima dal Tribunale Civile di Catania; notificato al comune paternese per via posta certificata lo scorso 3 settembre.
Un decreto ingiuntivo di oltre 151 mila euro.
La Sicula Trasporti accusa il Comune di non aver pagato, alla società che gestisce le discariche di contrade Grotte San Giorgio e Coda Volpe, 5 fatture emesse dalla stessa per l’anno 2013, relativamente allo smaltimento di rifiuti solidi urbani, speciali assimilabili e rifiuti speciali non pericolosi.
Decreto ingiuntivo che prevede il pagamento di 151.314,17 euro, “oltre gli interessi moratori dalle singole scadenze al saldo effettivo, nonché spese per la procedura ingiuntiva liquidate in € 2.135,00 per compensi di difensore, oltre CPA e il 15% a titolo di rimborso spese generali, spese vive per contributo unificato e diritti (406,50), nonché IVA se dovuta, meglio specificato in atti” .
Tutto ciò nonostante il Comune di Paternò nel 2013 faccia parte dell’ATO Simeto Ambiente. “Tale circostanza, per espressa previsione normativa – artt. 178 e 188 del T.U. Ambiente – e giurisprudenziale (cfr. Sentenza del Tribunale di Catania sezione staccata di Mascalucia n. 1031/2010 – doc. 8), non fa venire meno la responsabilità del comune di Paternò – si legge nel ricorso presentato dall’ufficio legale della Sicula Trasporti- rispetto al pagamento dei costi di smaltimento dei rifiuti prodotti, in base al principio secondo cui i costi della gestione dei rifiuti sono sostenuti dal produttore iniziale dei rifiuti”.
Il comune di Paternò ha deciso di opporsi al decreto ingiuntivo, facendo ricorso e dando incarico agli avvocati Mauro Di Pace, Davide Alfredo Luigi Negretti e Davide Salvatore Cuomo, di difendere gli interessi del comune nelle sedi opportune.