Adrano, Perni è il candidato sindaco del movimento ‘Sfida collettiva’: “E’ un uomo del popolo”

Adrano, Perni è il candidato sindaco del movimento ‘Sfida collettiva’: “E’ un uomo del popolo”

Ha scelto un nome intrigante, “Sfida collettiva Riaccendiamo la città”, il movimento che ha deciso di candidare a sindaco l’ex consigliere comunale supervotato Agatino Perni.

“Volevamo un giovane – spiegano in una nota gli esponenti del movimento – che potesse davvero guardare con occhi nuovi e liberi da vincoli al futuro politico della nostra città, comprendendo che oggi più che nel passato la politica debba essere parte integrante della vita dei cittadini con interventi immediati”.

In 4 punti vengono indicate delle priorità:

sburocratizzazione delle procedure amministrative, città più sicura e più pulita, sviluppo economico delle imprese cittadine con agevolazioni per la micro-imprenditoria, sostegno e promozione della Cultura e dello Sport.

“Abbiamo assistito in questi anni – continua la nota – ad una politica autoreferenziale, incurante delle necessità basilari che i cittadini richiedono e in Agatino abbiamo individuato il connubio perfetto tra conoscenza della casa comunale e rapporto con il territorio capace di risolverli. Volevamo un uomo del popolo e lo abbiamo trovato”.

Abatino Perni, dal canto sua, incassa la fiducia e preannuncia i prossimi passi: “Ho sposato in pieno – spiega in una dichiarazione – il progetto politico-sociale che il movimento mi ha presentato facendolo mio ma soprattutto ritrovandomi completamente sui temi di primaria necessità che vogliono affrontare. Il dovere del nuovo sindaco eletto sarà quello di occuparsi di poche ma importantissime tematiche come quelle sopra citate.

“Non voglio presentare un libro dei sogni – aggiunge Perni – ma degli interventi immediati che possano alleviare con efficacia i problemi dei nostri concittadini. Bisogna partire da questi caposaldi, di immediata attuazione, affrontandoli con coraggio e determinazione cooperando con le istituzioni. Voglio essere un Sindaco che rivede le priorità guardandole al contrario partendo dal basso, dalla società civile, dalle loro esigenze e non dai tavoli politici esterni che poco conoscono della nostra città. Voglio istituire dei tavoli permanenti con imprenditori, commercianti, artigiani, agricoltori e associazioni. Voglio stare tra la gente, desidero generare rete. Solo creando un fronte comune è possibile riaccendere questa città”.

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