Adrano, le mamme scrivono al ministro Bonetti: “Ci aiuti a riaprire l’asilo nido Aylan”

Adrano, le mamme scrivono al ministro Bonetti: “Ci aiuti a riaprire l’asilo nido Aylan”

Per far riaprire l’asilo nido comunale ‘Aylan’ di Adrano, i genitori hanno deciso di rivolgere un appello al ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

La mancanza di copertura finanziaria – servono circa 200 mila euro – ha bloccato il nuovo bando lasciando a casa una quarantina di bambini e il personale in servizio. Alla Regione Siciliana, l’attuale Commissario straordinario, Sajeva, ha chiesto di poter utilizzare 177 mila euro per i servizi della prima infanzia assieme a un residuo di 33 mila euro.

L’immagine dell’asilo comunale chiuso stride non poco con il clima elettorale che si respira ad Adrano dove decine di aspiranti amministratori, pur di raccattare consensi, si lasciano andare a promesse campate in aria. Un ‘fact-checking’ a ritroso dimostra in maniera inequivocabile di cosa siano capaci gli amministratori adraniti.

“Come se già non fosse abbastanza difficile ancora oggi per noi donne conciliare le esigenze di lavoro e di famiglia si ci mette di mezzo la mala gestione e la burocrazia” scrivono le mamme nella lettera al ministro.
L’appello alla Bonetti è un atto coraggioso ma rappresenta anche l’extrema ratio per sbrogliare la matassa.

Questo il testo:

Egr. sig.ra Ministro Elena Bonetti,


Chi Le scrive sono i genitori dei bambini dell’asilo comunale <<Aylan Kurdi>> di Adrano, cittadina del Comune di Catania.
Quest’asilo nido comunale- aperto nel 2016 – ha chiuso nell’indifferenza generale e nonostante tutti i nostri appelli1.
L’asilo nido offre i suoi servizi a ben 40 bambini fino ai 3 anni di età dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 17.00 e il sabato dalle 7.00 alle 14.00. Ha il servizio mensa interno. E’ ben curato e ha anche un’area giochi esterna. E’ una vera isola felice nella nostra città. Le operatrici, tra maestre, cuoche e ausiliarie, tutte donne, sono ben 13. Il servizio di gestione del nido è esternalizzato di anno in anno, ma le operatrici sono sempre le stesse. Ciò consente tra l’altro di assicurare una continuità didattica che è essenziale per i bambini.

Il servizio è finanziato in parte con i fondi pubblici e in parte con la contribuzione dell’utenza.
L’ultimo contratto di appalto di servizi è scaduto il 31/08/2021 e il nido dal giorno 01/09/2021 è stato chiuso perché non è stata bandita la nuova gara.
Il Comune, dopo le dimissioni del Sindaco avvenute a marzo, è ora retto da un Commissario Straordinario nominato dal Presidente della Regione ed è in gestione provvisoria.

Il nuovo bando non è stato emesso perché manca la copertura finanziaria. Per l’asilo nido, infatti, non sono stati previsti fondi nel bilancio previsionale 2020/2022.
Il Commissario, nell’incontro da noi genitori richiesto, ci ha comunicato che il Comune di Adrano ha richiesto l’autorizzazione ad utilizzare somme residue e altre relative al fondo “Servizi per la Prima Infanzia” per un ammontare di circa 200 mila euro.
Queste somme sarebbero sufficienti per far ripartire il servizio e per finanziare un contratto di appalto per altri 10 mesi.
Questa richiesta è stata inviata alla Regione Sicilia nel mese di maggio 2021 (si veda allegato).
Nelle more della procedura per la richiesta di autorizzazione (ad oggi 4 mesi), il contratto in essere è per l’appunto scaduto e il nido è stato chiuso.

Ci è stato riferito che la Regione ha in questi giorni inviato la richiesta al Suo Ministero e in particolare al Dipartimento per le Politiche della Famiglia che è competente a decidere.
Il risultato di questa farraginosa procedura è che ben 40 famiglie si ritrovano con il problema di non sapere dove e a chi lasciare i propri bambini per poter lavorare. Il Comune non ha peraltro ritenuto di dover informare l’utenza della cessazione del servizio e non abbiamo avuto nemmeno un preavviso. Siamo stati abbandonati a noi stessi.

Come se già non fosse abbastanza difficile ancora oggi per noi donne conciliare le esigenze di lavoro e di famiglia si ci mette di mezzo la mala gestione e la burocrazia.
Qualcosa di certo non ha fin qui funzionato e a farne le spese siamo noi cittadini comuni, noi genitori e soprattutto i nostri bambini. Ci è nota la Sua sensibilità e riteniamo sappia comprendere quanto tempo ogni bambino ha impiegato per assumere una routine, fidarsi e affidarsi alle maestre, quanto tempo e quanto amore si è speso per creare delle buone e vere relazioni tra le educatrici e i genitori.

Siamo qui, pertanto, a chiederLe di fare tutto quanto Le è possibile per autorizzare tramite il Dipartimento competente la richiesta dei fondi avanzata dal Comune di Adrano, per il tramite della Regione Sicilia, per
far ripartire un servizio che è essenziale.
La ringraziamo per l’attenzione.

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