Rischio idrogeologicoo nella Piana di Catania a causa della mancata pulizia dei canali di scolo di pertinenza del Consorzio di bonifica.
A lanciare l’allarme gli agricoltori della zona soprattutto coloro i cui terreni si trovano nella zona di Lembiso e Iannarello.
“Siamo stati con un nutrito gruppo di agricoltori della nostra Piana di Catania per portare loro la nostra solidarietà e sostegno nella richiesta che stanno avanzando a gran voce per la pulizia dei canali di scolo, pulizia che non viene effettuata da anni dal Consorzio di Bonifica – si legge in un post del circolo Partito Democratico di Paternò- Dopo la siccità di tutta l’estate per la mancata distribuzione idrica da parte dello stesso Consorzio , con l’arrivo delle prime piogge c’è il rischio concreto che i fossi di scolo intasati esondano provocando la morte definitiva di agrumeti e quant’altro resta della disastrata agricoltura. Le risorse che ci sono a disposizione devono essere spese immediatamente per la salvaguardia idrogeologica del territorio”.
Gli agricoltori chiedono un intervento in tempi celeri soprattutto alla luce dello stanziamento da parte della Regione Siciliana: si tratta di un finanziamento di undici milioni e 400 mila euro per assicurare, secondo la Regione, la piena funzionalità del Canale Cavazzini che rifornisce d’acqua una gran parte dei terreni della Piana di Catania. La destinazione della somma è stata decisa dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella qualità di commissario della Struttura contro il dissesto idrogeologico, nell’ambito delle risorse che Roma ha destinato all’Isola con il “Programma Casa Italia”.
“Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -aveva detto Musumeci – abbiamo sollecitato con ostinazione questo finanziamento. E nel ringraziare per l’attenzione adesso non intendiamo perdere nemmeno un giorno per mettere a frutto il budget che ci è stato riconosciuto. Per l’intervento sul “Cavazzini” esiste già il progetto esecutivo predisposto dal Consorzio di bonifica catanese guidato da Francesco Nicodemo e ciò consentirà di appaltare immediatamente le opere che serviranno a eliminare le dispersioni idriche, assicurando adeguati rifornimenti agli agricoltori”.
