Alla fine la quadra Pd e Movimento 5 Stelle la trovano con la candidatura a sindaco di Vincenzo Calambrogio.
Nome eccellente cui spetta il compito non facile di tenere ben salde le anime del centrosinistra adranita e fortificarle con i pentastellati che per la prima volta presentano una lista alle elezioni amministrative.
La candidatura di Calambrogio è stata presentata oggi ufficialmente nel corso di un incontro tenutosi nell’antica pescheria di Adrano. Accanto al candidato, il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo e l’europarlamentare del M5S Dino Giarrusso.
“Mi tremano le gambe” ha ammesso con un pizzico di ironia il 66enne candidato che, a scanso di equivoci, ha ricordato di fare politica dai lontani anni ’80.
“Vinceremo solo se stiamo insieme” ha sottolineato Calambrogio dopo avere elencato i punti qualificanti del proprio programma (al primo posto c’è la scuola e l’obbligo scolastico).
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Pippo Palazzotto, della lista civica “Azione Civica”, Eugenio Calì, della lista “Adrano Dinamica Bene Comune”, Pierpaolo Montalto segretario provinciale di sinistra italiana. Presenti inoltre il capolista del M5S Adrano Vittorio Santangelo, la senatrice Nunzia Catalfo, il segretario del circolo Pd di Adrano Ermanno Vitale, Angelo Villari, segretario della Federazione provinciale Pd di Catania e Ersilia Saverino, Presidentessa dell’Assemblea Provinciale dei dem di Catania.
Tra il pubblico anche anche due ex assessori della giunta D’Agate – Giuttari e Lucifora – e Turi Marcellino, storico esponente del Psi locale e padre dell’ex assessora comunale Anna Rita.
L’idea di proporre una sorta di ‘modello Adrano’ come formula politica da riproporre in altre realtà territoriali piace assai a Barbagallo
“Lo scorso anno – dichiara Barbagallo a proposito dell’alleanza con i 5 Stelle – abbiamo fatto l’alleanza in due Comuni, Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto, quest’anno abbiamo 10 Comuni con oltre 15mila abitanti in cui si va al voto e abbiamo un accordo a Caltagirone, Adrano, Noto e Lentini e c’è una grande possibilità di intesa a Favara. Ancora siamo in tempo per trovarla su Rosolini. Non soltanto teniamo il centrosinistra unito, ma lo allarghiamo al Movimento 5 stelle. Il centrodestra non può dire la stessa cosa, anzi”.
