I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catania, nell’ambito dell’attività di contrasto all’estrazione da cave abusive di basalto lavico, hanno sequestrato a Ragalna una cava abusiva in area sottoposta a vincolo paesaggistico e un escavatore, completo di benna e martello, con il quale venivano eseguiti i lavori.
Tre persone sono state deferite alla Procura della Repubblica di Catania.
In particolare i carabinieri, pur essendo un territorio non interessato da recenti colate laviche dell’Etna, hanno avuto modo di riscontrare che un’area di circa 2.000 metri quadri che si trova in contrada Fossa Lupa, presentava una particolare caratteristica costituita da una collinetta emergente dal sottosuolo interamente costituita da basalto lavico. La zona in questione, inserita in un contesto ambientale di tipo rurale – agricolo molto suggestivo, per le sue peculiari caratteristiche è risultata essere inserita nel Piano Paesaggistico della Regione Siciliana con contestuale vincolo paesaggistico – forestale di massima tutela.
Ciononostante il proprietario dell’area, in assenza di qualsiasi autorizzazione, ha consentito che la stessa venisse fatta oggetto di scavi abusivi chiaramente miranti all’estrazione non autorizzata del basalto lavico presente sotto l’iniziale strato di terreno vegetale. Anche in questo caso, dopo numerosi servizi, il N.O.E. ha sorpreso in flagranza un dipendente di una ditta del luogo, operante nel settore movimento terra, mentre con l’utilizzo di un escavatore, stava effettuando operazioni di sbancamento; un’attività finalizzata alla successiva asportazione e commercializzazione del materiale estratto.
E’ scattato l’immediato sequestro della cava abusiva e del mezzo impiegato. Il sequestro è stato successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria.
Il proprietario dell’area, il titolare della ditta e il dipendente che stava eseguendo gli scavi abusivi sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Catania per l’esecuzione di opere non autorizzate in area sottoposta a vincolo paesaggistico e per le violazioni conseguenti alla mancata comunicazione egli Enti competenti (Comune e Distretto Minerario di Catania) delle attività minerarie condotte in assenza di autorizzazione.