Si è tenuta ieri una riunione presso la casa di guardia della Traversa di Ponte Barca, in territorio di Paternò convocata da parte del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti.
Alla centro della conferenza dei servizi il tema del prosciugamento della traversa di Ponte Barca. Hanno preso parte alla riunione i rappresentanti della città metropolitana di Catania, quelli delle associazioni ambientaliste e animaliste LIPU, WWF, Fipsas e Presidio Partecipativo del Patto del Fiume Simeto. Presente anche il sindaco di Paternò Nino Naso.
Durante la riunione è stato appurato la Traversa presenta una quota di circa 61,00 m. s.l.m. lasciando, in corrispondenza delle paratoie, una altezza massima dell’acqua pari a circa 3 metri ed un volume residuo ormai trascurabile; tale condizione se dovesse perdurare nei prossimi giorni potrebbe portare alla moria della fauna ittica ancora presente.
Le associazioni ambientaliste e animaliste hanno ritenuto che l’intervento più utile alla soluzione del problema era l’apertura della traversa e il conseguente rilascio della fauna ittica a valle, valutando questa come la soluzione più idonea in questo contesto per la salvaguardia della fauna ittica per evitarne la moria causata dalla mancanza della risorsa idrica e dell’ossigeno. In sostanza si tratterebbe di una decisione condivisa dai tecnici regionali i quali hanno optato che vengano aperte le paratoie della Traversa per 24 ore, necessarie e al deflusso dei volumi idrici e della ittiofauna presente, ma che tuttavia non sono nelle condizioni di eseguire tale manovra in maniera autonoma.
Da qui l’ordinanza contingibile e urgente da parte del sindaco Nino Naso il quale “onde evitare l’incombente problema igienico sanitario che potrebbe nascere dalla ingente moria della fauna ittica si legge nell’ordinanza nr 50 del 10 agosto – ordina all’ufficio competente dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità-Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti-Servizio 4 – Gestione Infrastrutture per le Acque – Traversa Ponte Barca di aprire le paratoie della Traversa, per il tempo massimo di 24 ore, così come da parere dei tecnici regionali intervenuti, al fine del deflusso dei volumi idrici e della ittiofauna presente a valle”.
Ma perché la Traversa è in secca. Diverse le ipotesi: il progressivo prosciugamento della stessa a causa delle ridottissime portate provenienti dal Simeto e delle alte temperature atmosferiche rilevate negli ultimi giorni. Secondo Emanuele Feltri del Presidio Partecipativo del Patto del Fiume Simeto “bisogna coniugare anche l’esigenza degli agricoltori limitrofi, dei prelievi delle centrali idroelettriche, dei prelievi del consorzio regionale di bonifica, con la necessità non più procrastinabile di mantenere un livello minimo vitale del fiume”.
La traversa idraulica che dà origine all’Oasi è stata progettata per contenere un volume di acqua pari a 800.000 metri cubi; la traversa risulta in gran parte interrata e quindi bastano poche decine di migliaia di metri cubi di acqua per riempirla. Bastano cioè poche decine di centimetri in più o in meno di livello idrico per determinare condizioni ottimali per la fauna o, in mancanza, condizioni disastrose. Nel corso della riunione si è parlato del cattivo funzionamento delle guarnizioni di tenuta delle paratie, le quali sarebbero danneggiate. Da qui la necessità di intervenire quanto prima.