Zoom, la società di videoconferenze, ha accettato di risolvere in via extragiudiziale una class action statunitense sulla privacy con un pagamento di 85 milioni di dollari.
La causa contestava la condivisione da parte di Zoom dei dati personali degli utenti con Facebook, Google e Linkedin come una violazione della privacy per milioni di persone.Sebbene Zoom abbia negato di aver commesso illeciti, ha accettato di migliorare le sue pratiche di sicurezza.
L’accordo dovrà essere approvato dal giudice distrettuale.