Ampliati a 33 i posti letto per pazienti Covid-19 guariti clinicamente, ma con tampone ancora positivo, che l’Asp di Catania ha attivato presso il Villaggio “Madonna degli Ulivi” di Viagrande.
Il Villaggio è attualmente l’unica struttura ricettiva sul territorio attivata come Covid Hotel. L’80% dei pazienti ospitati sono turisti risultati positivi ai controlli per Covid.
Grazie a questa rete, modulata in base all’andamento della curva dei contagi e delle guarigioni da Covid, è garantita continuità assistenziale a pazienti non sintomatici che necessitano di un periodo di quarantena, perché contagiosi, ma che non possono rientrare a domicilio.
«Grazie alle indicazioni assessoriali – spiega il dott. Maurizio Lanza, direttore generale dell’Asp di Catania – e alla disponibilità dei titolari delle strutture, è stato organizzato, sin dalla cosiddetta fase 1, un progetto assistenziale che ha risposto concretamente ai bisogni di cura e di sicurezza dei pazienti e delle famiglie, anche quando si trovano lontani da casa per motivi di studio o di lavoro, o perché, come ha ricordato in questi giorni l’assessore Razza ribadendo un messaggio di accoglienza ai turisti, sono in vacanza a visitare il nostro territorio».
LE “STRUTTURE COLLETTIVE DI ASSISTENZA”. COSA SONO E A COSA SERVONO
L’attivazione dei Covid Hotel sul territorio fa seguito a specifiche convenzioni con l’Asp di Catania nella cornice delle misure disposte dal Presidente della Regione Siciliana per la gestione e il contenimento dell’emergenza pandemica sul territorio regionale.
«In base all’andamento dei dati – aggiunge il direttore amministrativo, dott. Giuseppe Di Bella -, verrà data attuazione alle nuove direttive regionali in ordine all’individuazione di strutture ricettive, coinvolgendo anche strutture a valenza socio-sanitaria».
I Covid Hotel, o più correttamente “strutture collettive di assistenza”, per pazienti positivi al Covid-19, guariti clinicamente ma non ancora negativizzati, garantiscono l’isolamento di:
– pazienti paucisintomatici, senza necessità di ricovero;
– pazienti appena positivizzati al tampone;
– pazienti dimessi dagli ospedali in condizioni stabili, ma ancora positivi;
– pazienti in assenza di tampone per i quali è stata individuata la necessità clinica di un periodo di quarantena.
«Nell’erogazione dei servizi – aggiunge il direttore sanitario, dr. Antonino Rapisarda – stiamo man mano superando la fase emergenziale, per rispondere con continuità e stabilità alle sfide che il Covid pone. Abbiamo maturato nuove competenze e nuova consapevolezza, grazie anche al quotidiano impegno di tutti gli operatori coinvolti a diverso titolo e specificità in tutti i processi sanitari e amministrativi. A loro rivolgiamo ancora il nostro grazie! Ai cittadini rinnovo l’appello a vaccinarsi e a rispettare le regole. Non precludiamoci il ritorno alla normalità».
Le equipe sanitarie dell’Asp di Catania, che operano nei Covid Hotel, sono composte da medici, infermieri e ausiliari. Gli interventi sono coordinati dall’infettivologo dr. Mario Raspagliesi
Secondo le convenzioni approvate, le strutture mettono a disposizione le camere preventivamente sanificate, dotate di adeguati comfort e provviste di aperture su spazi verdi.