Paternò, messa in sicurezza dell’oasi naturalistica di Ponte Barca: riunione dopo incendi

Paternò, messa in sicurezza dell’oasi naturalistica di Ponte Barca: riunione dopo incendi

Incontro questa mattina presso i locali di Piazza della Regione a Paternò tra l’amministrazione comunale, allevatori e agricoltori le cui attività si trovano nei  pressi dell’Oasi del Ponte Barca e che gli incendi delle scorse settimane hanno devasto.

Presenti anche rappresentanti del Consorzio di Bonifica 9, del dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, nonché della Città metropolitana di Catania e del Presidio Partecipativo del Patto del Fiume Simeto.

Al centro della riunione la messa in sicurezza dell’area dell’oasi naturalistica di Ponte Barca.

“Siamo riusciti, grazie all’accordo tra tutte le parti, a definire le pertinenze e l’esecuzione materiale, di un cancello video sorvegliato, con ingresso libero pedonale- ha detto Emanuele Feltri, imprenditore agricolo la cui azienda di contrada Sciddicuni è stata totalmente distrutta dalle fiamme-  In tal modo, cesseranno definitivamente i reati ambientali nell’area di pregio naturalistico. Si controlleranno gli accessi alle contrade agricole, per limitare furti e danneggiamenti e si potranno portare avanti, tutte le azioni, volte alla bonifica dei rifiuti e alla valorizzazione dell’area. Un primo ma importantissimo traguardo, frutto delle sinergie tra le parti, dello spirito di collaborazione ma anche delle lotte territoriali per la difesa dell’agricoltura e dell’ambiente”.

Intanto il sindaco Nino naso e il comandante della polizia municipale Nino La Spina sono stati ricevuti, dopo la richiesta di convocazione partita dal comune di Paternò, dal comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduto dal Prefetto Maria Carmela Librizzi.

Si è parlato della sicurezza proprio nella zona di Ponte Barca. Intanto partiranno probabilmente in autunno i lavori di riqualificazione  della oasi naturalistica. Infatti è stato finanziato nei mesi scorsi un progetto da un milione e 100 mila che prevede   il recupero e la tutela  in forma integrata delle  risorse ambientali e del  paesaggio rurale e a contrastare la perdita di biodiversità terrestre e acquatica nel Simeto. E’ ’ del 12 marzo scorso il decreto del dirigente generale del Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana che pubblica la graduatoria dei progetti finanziati dal Programma Operativo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Po-Fesr) nel quale, tra i primi posti, figura anche il progetto per la tutela e la conservazione della zona umida di Ponte Barca in territorio di Paternò.

Il progetto prevede il ripristino degli habitat naturali per gli uccelli a rischio di estinzione mediante il ripristino delle condizioni adatte alla nidificazione e la creazione di nuove zone umide nell’area protetta di Ponte Barca, importante sito di svernamento, alimentazione e nidificazione di numerose specie di uccelli.

Previste anche delle piccole strutture in legno per il monitoraggio dell’avifauna e un sistema di videosorveglianza come deterrente all’abbandono dei rifiuti.  È inoltre prevista un’azione innovativa di tutela mediante l’istituzione di un sistema di monitoraggio civico ambientale sull’area. Il  progetto, che vede come capofila il Comune di Paternò, è stato definito grazie al consolidato metodo di co-progettazione tra l’Istituzione comunale, l’Università di Catania e la società civile, in questo caso le Associazioni Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, la Lipu e ViviSimeto.

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