I due cimiteri di Paternò, quello di via Balatelle e quello monumentale verserebbero in uno stato di continui degrado.
A denunciare il fatto l’ex consigliere comunale nonché componente della segretaria provinciale della CGIL Ezio Messina, il quale in un comunicato stampa esordisce citando le parole del sommo poeta, Dante Alighieri.
“Lasciate ogni speranza o voi che entrate- L’Inferno di Dante accoglieva così le anime, il cimitero di Paternò potrebbe accogliere così i suoi defunti- si legge nella nota- Se però nella Divina Commedia solo le anime dannate avevano la sfortuna di entrare nell’inferno, a Paternò l’ingresso è obbligatorio per qualsiasi tipo di anima ed essere vivente”. Messina parla dei cimiteri di Paternò come di un “girone infernale, continuando questo inesorabile declino tra tombe che cadono a pezzi, bagni inaccessibili, erbacce, cani randagi, mancanza di acqua, tombe sommerse dal guano che rende l’aria nauseabonda, anche i morti scapperanno”. Secondo Messina le varie criticità dei due cimiteri metterebbero a rischio anche l’incolumità dei visitatori.
“Un posto sacro caro a quanti conservano immutato dentro di sé il ricordo, l’affetto, l’amore per i propri defunti rende inaccettabile il vederlo trasformato in un immondezzaio. La situazione è ancora peggiore in termini igienico- sanitari e, in tema di manutenzione degli stabili e dei servizi sanitari inutilizzabili. Inoltre, proprio in questi giorni, l’eccesso di erba secca ha favorito il proliferare di incendi all’interno del camposanto, come nel caso di via Balatelle, dove si è rischiato il danneggiamento definitivo dei loculi e delle croci delle sepolture senza tombe monumentali”.
Messina ha evidenziato che sono state innumerevoli le denunce e le segnalazioni arrivate da più parti e che vanno avanti da anni, ma il comune non interverrebbe “Abbiamo lanciato una petizione per richiedere all’Amministrazione comunale di porre immediato e definitivo rimedio al degrado e all’incuria dei nostri cimiteri. Ovviamente di tutte le belle promesse fatte in campagna elettorale i cittadini non hanno visto assolutamente nulla, come anche i tanti concittadini aggiudicatari delle tombe di famiglia che sono stati costretti a pagare in anticipo ed in un’unica soluzione 7500,00 euro senza ad oggi nemmeno vedere cominciare i lavori e, in aggiunta, osservando un evidente stato di deterioramento di quelli che dovevano essere i nuovi loculi.
Occorrono provvedimenti urgenti e improcrastinabili di bonifica ambientale e di manutenzione ordinaria e straordinaria, occorre un intervento sinergico tra i vari settori affinché si coordinino tra loro nell’elaborazione di progetti veloci. Suggerisco- conclude Messina – come già inascoltato anni fa, di intervenire velocemente col censimento di tutte le tombe e le cappelle in abbandono e/o con concessioni scadute, invitando gli eredi a provvedere al proprio ripristino e nel caso in cui nessun erede fosse più rintracciabile o in vita, a provvedere alla messa in vendita degli stessi attraverso un avviso pubblico e alla stregua di ciò che comuni vicini adottano da tempo, facendo introitare somme importanti da reinvestire a tutela, decoro e messa in sicurezza degli stessi cimiteri”.
Il sindaco di Paternò ( il dipendente in aspettativa ASP) Naso, che risponde? Sicuramente è impegnato in prima fila a tagliare qualche nastro tricolore e a fare rinfreschi