Dopo le devastazioni provocate dagli incendi di domenica scorsa che hanno distrutto le realtà agricole delle contrade di Sciddicuni, Ponte Barca, S. Nicolò, Poira, Castellaccio, gli imprenditori e allevatori del luogo si sono incontrati, nel pomeriggio di ieri nei pressi di Ponte Barca, per un’assemblea pubblica.
Presenti i componenti del Presidio partecipativo del patto di fiume. Diverse le personalità politiche (il vice sindaco e il vice presidente del consiglio di Paternò, Ignazio Mannino e Martina Ardizzone) e della società civile, che hanno aderito all’assemblea, Oltre ai danni provocati dagli incendi l’assemblea hanno affrontato altre tematiche quali i problemi legati all’irrigazione, ai prodotti sottopagati, sicurezza nelle campagne. Dall’assemblea sono state raccolte tutte le istanze del territorio per portarle a conoscenza delle Regione Sicilia.
Il tutto si è svolto solo l’occhio attento di carabinieri e polizia municipale. “Un momento pubblico doveroso.
Di protesta ma anche e soprattutto di raccolta di istanze da presentare alla Regione- ha scritto sulla pagina social Emanuele Feltri, imprenditore agricolo di un’azienda che si trova in contrada Sciddicuni e che nell’incendio di domenica scorsa ha visto il proprio fondo agricolo devastato- Agricoltori, associazioni territoriali, sindacati di base, rappresentanze istituzionali, alcuni partiti politici. Eravamo tutti li per denunciare quanto subito e per gettare le basi affinché non si ripeta mai più!.
Il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto – si legge nel post -è riuscito a fare “comunità” e si è immediatamente attivato per costruire le proposte. Gli agricoltori si sono esposti, anche coraggiosamente per elencare i problemi e chiedere degli interventi urgenti ma oltre questo, è emersa a più voci la fortissima esigenza di una nuova riforma agraria. Capace di far ripartire l’agricoltura e la zootecnia in Sicilia, con le nuove sfide climatiche e un’alternativa al mercato della GDO che ci ha schiacciato. Tutto questo non potrà avvenire se non liberiamo le nostre menti e i nostri territori dal cancro che ci ha divorato. La mafia”. Il vice sindaco Ignazio Mannino ha garantito impegno e sostegno dell’amministrazione comunale agli agricoltorie e allevatori della zona.