Per la leadership nel centrodestra, con Matteo Salvini “non c’è competizione, solo un sano criterio meritocratico.
Tutti i giorni sui giornali c’è scritto che io e Salvini ci odiamo, che ci tiriamo i cartoccetti. Noi, invece, ci mandiamo i messaggini per riderci su, perché sono ricostruzioni totalmente fantasiose. Secondo le regole che ci siamo dati nel centrodestra, chi prende più voti alle elezioni indica il premier”.
Così Giorgia Meloni, in una intervista pubblicata sul quotidiano La Stampa. Se toccasse a me Salvini sarebbe vice? “Ma dai, mi pare che sia messo bene, non mi pare sia in difficoltà. Tra noi c’è un meccanismo di lealtà reciproca. Nel 2018, io più di chiunque altro chiesi a Mattarella di dare l’incarico a Salvini per formare un governo di centrodestra”, ricorda la leader di Fdi. Poi Meloni spiega di avere già le idee chiare sui ministri di un suo eventuale governo: “Intanto vinciamo, poi si scelgono i ministri. Ma lei non si preoccupi, i nomi ce li ho tutti in testa”.
“E’ la mia lista personale, che poi ovviamente si discute e si media con gli alleati”, aggiungendo di pensare ai “migliori, quindi anche figure non politiche”.