“Raffaella è l’unica e inimitabile, è stata un’emozione la presa di coscienza del dolore collettivo. Raffaella è una persona di famiglia per gli italiani. Una stella, una grande donna”.
Così Milly Carlucci in un’intervista alla Stampa ricorda Raffaella Carrà e si fa promotrice della proposta di intitolare alla regina della televisione l’Auditorium Rai del Foro Italico a Roma.
“Quello che pochi sanno e che va oltre l’artista che conosciamo – dice la Carlucci – La dedizione al lavoro e la capacità di diventare un grande direttore artistico, capace di lavorare in team, con Boncompagni, Iapino, i redattori e i professionisti della Rai, tra cui Paolo De Andreis con cui ho lavorato benissimo anche io. La capacità di fare squadra la hanno in pochi ed è segno di grande professionalità, sempre espressa con garbo e immenso rispetto”. Sul loro rapporto, la Carlucci precisa: “Ci siamo incrociate in poche occasioni ma ho sempre provato grande stima per lei. L’avrei tanto voluta ospite d’onore a Ballando con le stelle”.
E spiega cosa aveva Raffaella Carrà di speciale da farla amare dalla gente senza riserve: “Ha fatto la rivoluzione senza ostentare nulla, essendo semplicemente se stessa, libera e onesta. Poi ha saputo cambiare e adattarsi ai tempi. E’ passata da grande soubrette a presentatrice, a grande autrice. Ha portato l’emotainment in televisione tracciando una linea che ha influenzato un’infinità di programmi”.
E conclude: “Ci vuole forza per imporsi come donna che dirige un gruppo. Lei ce l’ha fatta e tutti le dobbiamo dire grazie. Di certo Raffaella Carrà è un esempio e una luce per chi fa il mio mestiere”.