La ricaduta abbondante della cenere vulcanica su Catania,
a seguito dell’ultimo parossismo dell’Etna delle scorse ore, ha spinto l’amministrazione comunale del capoluogo etneo, d’intesa con il dipartimento regionale della Protezione Civile, a segnalare la pericolosità nel percorrere le strade cittadine, sia a piedi che con mezzi motorizzati.
“La città è per la gran parte ricoperta dalla cenere vulcanica depositata nella notte dai venti che hanno trasportato la nube di sabbia eruttata dal vulcano verso i paesi del versante sud dell’Etna, precipitando largamente anche nel capoluogo”- si legge sulla pagina social del comune.
Sulle piazze, le strade e i tetti di Catania è presente un fitto strato di cenere lavica, che compromette la circolazione viaria, con problemi di aderenza a causa del terreno sdrucciolevole e per questo si raccomanda la massima prudenza negli spostamenti.
“È raccomandabile usare la mascherina all’aperto per proteggere le vie respiratorie ed è anche consigliabile che anziani e persone con disabilità motorie restino a casa” si legge nel post del comune.
Per fronteggiare lo stato di disagio e pericolosità per la copiosa ricaduta di cenere dell’Etna sulla città, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha emanato un’ordinanza fissando, per le prossime 48 ore, il limite di velocità in 30 Km/orari per la circolazione di cicli e motocicli in tutte le strade del territorio comunale. Dalla notte scorsa una decina di spazzatrici e numerosi operatori della nettezza urbana, stanno provvedendo con mezzi meccanici alla pulizia delle strade cittadine dalla sabbia vulcanica con servizi straordinari, provvedendo alla raccolta e allo smaltimento della cenere nei termini consentiti dalla legge. L’ordinanza del primo cittadino impone anche alla Direzione Manutenzione e Servizi Tecnici di provvedere alla pulizia dei tombini e delle caditoie intasate dalla cenere vulcanica.
Adeguata segnaletica per pericolo cenere vulcanica nelle direttrici Nord, Sud ed Ovest, è in fase di sistemazione nelle grandi arterie di ingresso in città, fino a quando non saranno ripristinate le condizioni preesistenti ovvero l’eliminazione della cenere vulcanica dalle strade comunali.