Il covid ha rallentato l’iter che ora riprende per riuscire a compiere quel passo avanti atteso, l’invio della documentazione a Roma e da qui a Bruxelles, per ottenere la certificazione Dop per la cultivar “Oliva di Paternò”, della nocellara dell’Etna.
A Palermo, nella sede dell’assessorato all’Agricoltura, si è tenuto un incontro tra l’assessore regionale Toni Scilla, il deputato regionale Giuseppe Zitelli, che fin dal suo nascere ha seguito l’importante vicenda e i componenti del comitato “Nocellara dell’Etna” Pippo Cosentino e Giuseppe Carciotto.
Lo scorso anno, l’avvio del dialogo istituzionale e la consegna di un dossier sulle caratteristiche organolettiche uniche e sulla storia della Nocellara dell’Etna, oliva tipica del territorio etneo. Poi il ritorno del covid, il fermo obbligato al dialogo, fino ad arrivare al passaggio del testimone tra l’allora assessore Edy Bandiera e il nuovo assessore Toni Scilla che ha deciso di dare concreto slancio al percorso.
Nel corso dell’incontro palermitano, tenutosi questa mattina, l’assessore Scilla ha evidenziato che da Palermo valuteranno nel breve termine la pratica per inviarla a Roma. Da qui, si spera in tempi non lunghi, l’intero dossier dovrebbe arrivare all’Unione europea che dovrà dare, se vi sono tutte le condizioni, il via libera alla DOP.
«Torniamo a Palermo per riprendere il dialogo istituzionale con la Regione, fermatosi a causa del covid – evidenzia Pippo Cosentino, presidente del comitato -. Poter ottenere il riconoscimento Dop per l’oliva nocellara dell’Etna è fondamentale per riuscire a valorizzare la produzione, conquistando nuove fette di mercato. Grazie all’assessore Scilla, per la sensibilità dimostrata e grazie al deputato regionale Giuseppe Zitelli che ci sostiene in questo percorso, importantissimo per il territorio etneo. Speriamo che Roma possa nel breve tempo dare una risposta positiva al nostro progetto.»
Sette i Comuni coinvolti; si tratta di: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Ragalna, Motta Sant’Anastasia, Paternò e Santa Maria di Licodia.
«Lavoriamo insieme per un’agricoltura nuova che punti su qualità ed eccellenza dei prodotti, guardando anche all’innovazione – evidenzia il deputato Giuseppe Zitelli -. Sono pienamente soddisfatto dell’incontro di oggi, l’assessore Scilla ha dimostrato grazie sensibilità sulla tematica, comprendendone l’importanza per il territorio etneo.»
Un lavoro importante, questo del comitato, supportato anche dall’attività dell’agronomo Giuseppe Spina.
E sull’argomento soddisfazione l’ha espressa l’assessore regionale Toni Scilla. Intanto, il comitato per il riconoscimento della denominazione protetta “Nocellara etnea oliva di Paternò”, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Agraria. Il protocollo ha l’obiettivo di raggiungere più finalità insieme: tra queste, la valutazione delle caratteristiche agronomiche e qualitative dell’oliva di Paternò Dop; ed ancora, un monitoraggio e supporto tecnico-scientifico per la promozione delle buone pratiche agricole e dei processi di trasformazione innovativi nel territorio dove si coltiva la Nocellara dell’Etna e la formazione degli operatori del settore.
Cento volte meglio la “Nocellara del Belice” e non la cambio