Centrodestra, Berlusconi spiega il Partito Unico con la Lega: “Non sarà una fusione fredda”

“E’ fondamentale, non solo per vincere a Milano, ma anche in prospettiva verso il 2023, rilanciare e rafforzare Forza Italia, che oggi è in crescita, ma è ancora lontana dai livelli di consenso che ci attendiamo. Ci dedicheremo a questo – anch’io me ne occuperò personalmente – con ogni energia”.

Intervenendo alla manifestazione organizzata da Forza Italia a Milano “ho riproposto il tema del Partito Unico del centrodestra, il centrodestra italiano, sul modello del Partito Repubblicano Usa, che è la prospettiva politica che ho nel cuore dal 1994 e che è nel cuore di molti dei nostri elettori”.

Ad affermarlo è Silvio Berlusconi in un intervento pubblicato su ‘Il Giornale’.

“Credo – sottolinea l’ex premier – che abbiamo una finestra di opportunità irripetibile per realizzarla da qui al 2023, quando presumibilmente l’emergenza sarà finita e gli italiani potranno tornare a scegliere da chi essere governati. Qualcuno mi ha chiesto se le due cose non sono in contraddizione: la domanda è legittima, mi rendo conto anch’io che rilanciare Forza Italia e parlare di un partito unico possano sembrare due opzioni diverse, se non addirittura contraddittorie. Vorrei spiegare perché non è così. Perché le nostre riflessioni sul Centro-destra unito non significano affatto un ‘rompete le righe’ per gli azzurri di Forza Italia, ma anzi portano all’esatto contrario, ad un impegno ancora più forte per rilanciare e fare crescere il nostro movimento”.

“Sono convinto che quella del Partito Unico – sottolinea Berlusconi – sia la strada e che ci arriveremo, ma io stesso non ho mai pensato a una ‘fusione fredda’ fra apparati di partiti. Si tratta piuttosto di mettere in moto un grande processo politico di riflessione, di studio, di discussione, di elaborazione di contenuti ed anche di regole”.

Il centrodestra unito, aggiunge Berlusconi, “sarà un partito plurale, come lo sono i grandi partiti nei sistemi bipolari. In questo ambito, né Forza Italia, né gli altri partiti che decideranno di farne parte perderanno o vedranno annacquata la propria identità. Al suo interno le idee, gli uomini, le strutture che hanno fatto la storia delle diverse forze politiche avranno anzi un ruolo più forte”.

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