Ancora momenti caldi a Paternò in via Prevosto Pulvirenti,
una piccola arteria stradale del centro storico paternese, dove da tempo si registra un problema di non facile convivenza tra i residenti e gli inquilini, tutti stranieri, che si trovano in alcuni immobili tra le vie Fichera, Grimaldi e Prevosto Pulvirenti.
Una convivenza non idilliaca che ha raggiunto l’apice sabato pomeriggio, quando gli inquilini di questi immobili hanno buttato in strada la spazzatura in orari fuori dal consentito. Esasperati i residenti, visto che questo modo di agire era diventato abitudinario, hanno ributtato l’immondizia nel cortile di pertinenza degli immobili dove vivono gli stranieri. Da qui la chiamata di carabinieri e polizia municipale.
Ieri per una questione di ordine pubblico è stato accelerato l’iter di sgombero per alcune unità immobiliari, finite all’attenzione del Tribunale di Catania. In particolare Polizia municipale e medici del servizio igiene dell’Asp di Catania, presenti anche gli assessori Ignazio Mannino e Luigi Gulisano hanno supportato il responsabile nominato dal Tribunale nel dare avvio ad una procedura esecutiva per uno degli immobili presenti in via Fichera.
Non è stata l’unica unità immobiliare scoperta, altre due sono state oggetto di verifica.
Alla fine sono state scoperte 17 postazioni letto. A quanto sembra le casa erano occupate in modo abusivo, anche se i posti letto, da quanto si apprende, erano pagati ad un terzo soggetto. Da qui l’avvio di specifiche indagini anche per capire se dentro le case c’erano allacci elettrici abusivi.
Il personale del servizio igiene dell’Asp ha controllato un altro immobile dal punto di vista igienico sanitario e non sarebbe apparso in condizioni ottimale tali da ospitare delle persone; non è da escludere che prossimamente l’Asp possa procedere a interventi radicali, quali azioni di sgombero.
Tuttavia nella serata di ieri i residenti di via Prevosto Pulvirenti hanno allertato polizia municipale e carabinieri in quanto coloro che occupavano gli immobili oggetto dello sgombero sarebbero ritornati per tentare di riprendere quello che avevano dentro gli edifici i cui ingressi erano stati murati.