“Ci è scoppiato il cuore di gioia. Con mamma e mio fratello speriamo tanto che papà torni presto a casa”.
Così Alessia Calì, figlia di Giovanni Calì, l’ingegnere catanese rilasciato ieri dopo essere stato sequestrato il primo giugno scorso ad Haiti, dove si trovava per lavoro.
“Sarà mio papà – ha aggiunto – che racconterà quanto è successo. Noi non possiamo dire nulla, se non ribadire tutta la nostra felicità”. L’annuncio della liberazione dell’ingegnere 74enne è stato dato ieri dalla Farnesina, che ha operato insieme ai servizi di intelligence per arrivare al risultato.
IL SINDACO DI CATANIA: “SIAMO FELICI, LO ASPETTIAMO A CASA”
“La notizia della liberazione dell’ingegnere Vanni Cali’ ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai familiari e ai tanti amici e conoscenti di un professionista apprezzato per le sue qualità umane e lavorative. Noi lo aspettiamo a Catania per dimostrargli tutto l’affetto della comunità etnea per questo brutta esperienza che è stato costretto a subire, per mano di malfattori”.
Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese commentando la notizia della liberazione dell’ingegnare catanese Vanni Cali’, sequestrato lo scorso 1 giugno mentre compiva dei rilievi tecnici per realizzare un’arteria stradale per conto di un’impresa di costruzioni laziale.
Bhe adesso che è stato liberato (e siamo tutti contenti compresi i suoi amici politici) può andare benissimo in pensione godersi i nipotini fare la spesa e controllare/osservare i cantieri stradali da pensionato senza dare consigli.