E’ stata battezzata “Waterloo” l’operazione con la quale è stata smantellata quella che viene definita da chi indaga una “associazione a delinquere in seno alla governance di Girgenti acque spa”, gestore del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento.
Eseguiti 8 fermi.
In azione militari dell’Arma dei carabinieri e della Tutela per l’ambiente, della Guardia di finanza e personale della Direzione investigativa antimafia, in diverse province italiane. Gli otto destinatari del fermo di indiziato di delitto sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale ed altro.
Le indagini della procura della Repubblica di Agrigento, coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dai sostituti Paola Vetro, Sara Varazi e Antonella Pandolfi, sotto la direzione del procuratore Luigi Patronaggio, hanno permesso di accertare l’esistenza di una ‘regia criminale’ che operava in seno alla governance della società idrica. Al vertice del gruppo l’imprenditore Marco Campione, già presidente del cda di Girgenti acque e amministratore di fatto delle società del Gruppo Campione.
Nel dettaglio i fermati sono Marco Campione, 60 anni, ex presidente di Girgenti Acque; Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne; Calogero Patti, 53 anni, dipendente di Girgenti Acque; Angelo Piero Cutaia, 51anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque; Gian Domenico Ponzo
54 anni, direttore generale Girgenti Acque; Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne; Calogero Sala, 61 anni, direttore tecnico e progettazione Girgenti Acque;
Igino Della Volpe, 63 anni, membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque.
Una associazione di “colletti bianchi”, viene detto, e tra gli indagati “figurano imprenditori, professionisti, politici di rilievo nazionale, funzionari pubblici con responsabilità di vertice e appartenenti alle forze dell’ordine”.
Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, ambientali, di servizi di osservazioni, controllo e pedinamento, nonché di un’attenta attività di verifica di bilanci societari e flussi finanziari.