”È una black comedy un po’ western”.
Così il regista Alessandro Pondi definisce il suo ‘School of Mafia‘, in uscita il 24 giugno distribuito in 220 copie da 01 distribution.
Protagonisti sono tre figli di tre boss mafiosi. C’è Nick Di Maggio (Giuseppe Maggio) che è un chitarrista, Joe Cavallo (Guglielmo Poggi) è un cadetto dell’accademia di polizia e Tony Masseria (Michele Ragno) è un insegnante di danza. I tre avrebbero insomma ben altre aspirazioni, ma i padri (interpretati da Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane e Paolo Calabresi) vogliono assolutamente che seguano la loro ”carriera”. Così un giorno li rapiscono e li portano in Sicilia per addestrarli a diventare dei veri boss alla scuola di Don Turi ‘u Appicciaturi (Nino Frassica).
”Ho voluto omaggiare il cinema che amo: Scola, i Coen, Carpenter”, racconta il regista che ha iniziato il suo percorso cinematografico al fianco di due grandi sceneggiatori Luciano Vincenzoni (”Mi ha insegnato ad amare la commedia all’italiana e mi ha trasmesso l’amore per gli spaghetti western”) e Tonino Guerra. ”Non è solo un film sulla mafia, ma è anche un film sul conflitto generazionale. Si racconta l’incapacità di comunicare con i propri genitori”, dice Giuseppe Maggio. E Michele Ragno: ”Questo film è pieno di situazioni comiche. Per me è stata una vera e propria scuola perché ho recitato al fianco di veterani del cinema”.
Tra questi veterani vi sono sicuramente Emilio Solfrizzi e Nino Frassica. ”Per interpretare il mio personaggio mi sono ispirato a Scarface e a Il Padrino”, dice il primo.
E Frassica racconta:
”Sono nato a Messina. Mi ricordo che al cinema i mafiosi entravano gratis. Io da piccolo mi mettevo dietro di loro così non pagavo alla biglietteria! Non avevo una lira, ma sono sempre stato un amante del cinema”.
E poi ancora:
”All’inizio uno pensa che i mafiosi sono dei fighi perché hanno i soldi e le donne. In realtà sono dei deficienti: o sono latitanti o vanno a finire in carcere o vengono ammazzati. Molti hanno raccontato la mafia in modo ironico, scherzandoci sopra. Penso a Pif con La mafia uccide solo d’estate o a Roberta Torre con Tano da morire. In questo film i mafiosi oltre che cattivi sono anche dei fessi: una bella operazione perché per una volta dei criminali non hanno alcun fascino”. Nel cast anche Paola Minaccioni (”Un film che con leggerezza affronta grandi temi”), Maurizio Lombardi, Giulia Petrungaro e Gianfranco Gallo.
Infine conclude il regista:
”Prima di scegliere Poggi, Maggio e Ragno ho provinato più di 180 ragazzi. Nel mio film ha grande importanza anche la musica di Cris Ciampoli. La colonna sonora ha una grande versatilità spazia da pezzi anni ’30 alla musica elettronica. E poi abbiamo anche voluto rendere omaggio ad Ennio Morricone”.