Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il Vaticano avrebbe “attivato i propri canali diplomatici per chiedere formalmente al governo italiano di modificare il ddl Zan”, perché secondo la Segreteria di Stato, “violerebbe in alcuni contenuti l’accordo di revisione del Concordato”.
A muoversi, scrive il quotidiano, sarebbe stato monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, che lo scorso 17 giugno si sarebbe presentato all’ambasciata italiana presso la Santa Sede e avrebbe consegnato nelle mani del primo consigliere una “nota verbale”, una comunicazione formale preparata in terza persona e non firmata.
Nel documento le preoccupazioni della Santa Sede:
“Alcuni contenuti attuali della proposta legislativa in esame presso il Senato — recita il testo — riducono la libertà garantita alla Chiesa Cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato”.