“Quello delle vittime è sempre l’ultimo dato in discesa e si mantiene alto anche quando la situazione è in deciso miglioramento. Fino a tre settimane fa la circolazione del virus era ancora sostenuta e sopra i 70 anni non c’era una copertura vaccinale soddisfacente. Ci aspettiamo che nel giro di 2-3 settimane le vittime diminuiranno in modo ancora più sensibile. I più fragili sopra gli 80 anni e i 70 sono stati protetti”.
Lo afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervistato dal ‘Corriere della Sera’. Riguardo la campagna vaccinale contro il Covid, Sileri sottolinea che “negli ultimi giorni c’è stata un’accelerazione impressionante. In due settimane gli italiani che hanno ricevuto la prima dose sono passati da 18 a 23 milioni, da 8 a 12 milioni i totalmente immunizzati. L’adesione degli ultra 60enni purtroppo va a rilento. Bisogna cercarli, convincerli, raggiungerli. La strategia del vaccino sotto casa può essere vincente”.
“Il vaccino AstraZeneca tiene ingiustificatamente lontane tante persone – prosegue quindi Sileri -. Gli eventi avversi gravi di trombosi sono rarissimi. Il rischio è maggiore sottoponendosi a un esame di risonanza magnetica con mezzo di contrasto: purtroppo un morto ogni milione”. Dal 3 giugno la campagna vaccinale si aprirà ai giovani, ma sottosegretario alla Salute confessa un timore.
“Temo che i giovanissimi mostreranno una certa riluttanza. Dagli Stati Uniti arrivano segnali non incoraggianti – spiega -. I giovani hanno la percezione che il virus non ci sia più, sanno di non ammalarsi ed è comprensibile che siano refrattari. Anche loro vanno convinti facendo leva sul green pass, la svolta”. In che modo? “La carta verde servirà per andare in discoteca all’aperto e viaggiare in libertà. I vaccinati saranno muniti di un documento per entrare, valido nove mesi. Ben diverso dall’obbligo di presentare l’esito negativo del tampone”. Infine, Sileri si sofferma sull’uso della mascherina: “Potrà essere abbandonata nei luoghi all’aperto e al di fuori degli assembramenti quando avremo 30 milioni di vaccinati con una dose e 20 milioni con la seconda. Quindi ci siamo. La seconda metà di luglio potrebbe essere il periodo giusto”.