“Il Covid ci ha fatto scoprire una cosa che sembrava scontata: la centralità della scuola. Lo abbiamo visto quando il ritorno a scuola è stato atteso e poi accolto con gioia da tutta la comunità. La scuola è una priorità ancora lo dimostrano le risorse messe nel decreto Sostegni bis e poi nel Pnrr. E il patto sulla scuola siglato giovedì con i sindacati segue quel percorso di dialogo continuo per rimetterla al centro: intervenire sulla scuola significa intervenire sul futuro di un Paese, è la cartina tornasole del funzionamento di un Paese”.
Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in un’intervista al quotidiano ‘Il Corriere della Sera’.
In merito alla Maturità senza scritti, Bianchi spiega che “in realtà, la prova scritta in questa maturità c’è: in marzo è stato dato un elaborato su cui i ragazzi hanno dovuto lavorare e che diventa la base per il colloquio. L’esame di maturità sarà vedere la capacità dei ragazzi di affrontare un tema, elaborarlo e poi spiegarlo: saperlo fare io credo sia fondamentale per affrontare la vita da adulti”. Mantenere questa formula? “Ora vediamo come va l’esame. Poi faremo una valutazione”.
Sul timore bocciature il ministro risponde che “abbiamo chiesto ai docenti di tenere conto dell’anno particolare vissuto dai ragazzi”.
Bianchi poi riguardo la scuola d’estate afferma che “oltre 5.800 istituti tra scuole statali e paritarie hanno presentato progetti per ricevere le risorse Pon. Le domande si chiudevano ieri. Mi sembra un bel segnale. Per il Piano estate le scuole dispongono anche dei 150 milioni del decreto Sostegni”.
Rientro a settembre “in piena sicurezza: stiamo lavorando molto con gli altri ministeri, le Regioni, le Province e i Comuni affinché questo avvenga. Valuto positivamente l’idea della Regione Lazio di vaccinare subito i ragazzi che dovranno fare la maturità e attendiamo il 28 maggio il responso dell’Ema sul vaccino per la fascia 12-16 anni. Contiamo molto su questo”. Banchi a rotelle? “Le scuole nella loro autonomia sapranno come utilizzarli”.