L’ex sindaco di Adrano presenta il ricorso contro la mozione di sfiducia che ne decretò la sua decadenza.
Alla fine, non è bastata la sentenza di rigetto del ricorso sulla mozione di sfiducia al sindaco di Rosolini – emessa ieri – a convincere D’Agate che sarebbe stato più saggio lasciar perdere.
Tra oggi e domani il legale catanese incaricato dall’ex primo cittadino presenterà il ricorso al TAR di Catania. Ieri lo stesso tribunale ha ‘bocciato’ il ricorso presentato dai legali dell’ex sindaco di Rosolini, Incatasciato.
I giudici amministrativi, nel provvedimento, spiegano che “la mozione di sfiducia al sindaco, adottata dal Consiglio comunale, rientra fra i provvedimenti caratterizzati da un’elevatissima discrezionalità: la mozione di sfiducia poggia su motivazioni di carattere politico che sono – per la loro stessa natura – insindacabili da questo Tribunale”.
“E’ una fattispecie completamente diversa rispetto alla nostra – spiega al Corriere Etneo l’avv. Giuseppe Currao, ex vice sindaco della giunta D’Agate. A Rosolini il sindaco è stato eletto con una sua maggioranza in Consiglio: nel corso dell’attività amministrativa questa maggioranza si sfalda, viene destrutturata. Il TAR, quindi, prende atto di questo sfaldamento della maggioranza e non può che arrivare a quella conclusione. Nel nostro caso la situazione è molto diversa, perché noi abbiamo la stessa maggioranza che avevamo quando siamo stati eletti, non c’è stata una destrutturazione della maggioranza consiliare.
Ogni causa, poi, è una storia a sé. Anche con una sentenza positiva sul caso Rosolini non ci sarebbe stato motivo per esultare”.
Via al ricorso, quindi, che potrebbe far tornare D’Agate alla guida della città. L’ex primo cittadino dovrebbe tenere una conferenza stampa per spiegare le ragioni della sua scelta.
