Per un vaccino anti-Covid “Non è troppo tardi, abbiamo bisogno di un vaccino italiano perché siamo sotto lo schiaffo delle aziende straniere, soprattutto americane”.
Così Paolo Maggi, l’infettivologo che coordina la sperimentazione su Reithera, intervistato da La Repubblica.
“Se per qualche motivo ci venisse a mancare Pfizer ci troveremmo in difficoltà – aggiunge -. Perché dovremo fare dei richiami. Perché esiste la plausibilità biologica di una nuova pandemia. E non da ultimo perché i due vaccini italiani, ReiThera e Takis, sono ottimi dal punto di vista scientifico”.
“ReiThera non è un’impresa limitata a questo coronavirus – spiega -. È un’occasione per rilanciare la ricerca italiana. Altri paesi, come la Germania, l’hanno capito fin dai primi mesi della pandemia, un anno fa. Noi no. Eppure il nostro Paese negli anni ’60 era un’eccellenza mondiale. Poi le multinazionali hanno comprato le nostre imprese, solo per chiudere i laboratori di ricerca quando li hanno ritenuti superflui. Una grande tradizione è stata smantellata nel giro di pochi anni. ReiThera, ma anche il secondo vaccino italiano di Takis, sono utili non solo a combattere questo virus, ma anche a risollevare un settore scientifico in cui abbiamo le carte in regola per tornare a primeggiare”.