Fine settimana all’insegna dei vaccini a Biancavilla.
Location, per il terzo week end- di fila, il centro operativo misto di Via Marcello Paternò.
Vaccini ancora una volta per gli “over 80’, ‘vulnerabili’ e ‘caregiver’ familiari del distretto sanitario Adrano-Biancavilla-S. M. di Licodia.
Sarà curata dai medici di base che già in altri due weekend hanno dato la loro disponibilità. Non c’è bisogno di prenotazione. Il vaccino utilizzato è Moderna.
“Il dirigente territoriale dell’Asp Franco Luca ha elogiato il lavoro dei medici di base che nella struttura comunale sono riusciti a fare 400 vaccinazioni. Ha definito la loro una ‘scelta etica’- ha detto il sindaco Antonio Bonanno- Nelle sue parole c’è il riconoscimento per il lavoro di tutta l’organizzazione – Protezione Civile e Croce Rossa – che al Com in questi mesi ha dato prova di massima efficienza”.
A Catania sono state oltre 2600 le persone che giovedì si sono presentate all’hub vaccinale di San Giuseppe la Rena.
Nella prima giornata aperta ai cinquantenni prenotati il centro vaccinale ha lavorato a ritmo serrato.
L’enorme afflusso ha anche creato qualche ritardo, ma fisiologico. I disagi sono stati determinati dal fatto che in tanti si sono presentati, in molti casi, anche due ore prima dell’orario indicato.
“Il risultato – spiega il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Pino Liberti – è la testimonianza che le persone desiderano immunizzarsi e questo ci fa ben sperare. E’ un segnale importante che mi auguro possa ripetersi e contribuire a diffondere sempre di più l’importanza della campagna vaccinale”.
A dare una accelerazione alla campagna vaccinale contribuiranno, già dalla prossima settimana, gli hub di prossima apertura ad Acireale, Sant’Agata Li Battiati, Misterbianco e Caltagirone.
“Una apertura resa possibile grazie al lavoro straordinario della Protezione civile. Di grande importanza poi il ruolo del management delle aziende ospedaliere e dell’Asp e dei medici di famiglia che hanno un compito doppio: da un lato informare e valutare il paziente e dall’altro somministrare il vaccino nel proprio ambulatorio o nelle strutture messe a disposizione dai sindaci. Anche i primi cittadini sono in prima linea, un punto di riferimento importante per le loro comunità” ha detto Pino Liberti”.