Come se si stessero preparando a un concorso di bellezza, tutti intenti a tirarsi a lucido per provare il colpaccio della candidatura.
Hai visto mai, succede come l’ultima volta quando il candidato meno forte sulla carta è risultato poi il più votato tra i pretendenti.
Ad Adrano, nelle segrete stanze della politica cominciano già a circolare i nomi dei possibili candidati alla carica di sindaco, in vista delle elezioni autunnali.
Un veloce ‘casting’ davanti allo specchio è sufficiente a rendere possibile il sogno di qualcuno. Dicono, per esempio, che tra i consiglieri quarantenni che hanno firmato la mozione di sfiducia contro D’Agate ci siano almeno 3 candidati in pectore con la ‘mappa del tesoro’ in tasca: io vado a fare il sindaco, tu vai alla presidenza del consiglio comunale e l’altro si candida alle regionali.
Scaldano i motori – ma senza dare nell’occhio – anche associazioni e movimenti politici che in questi anni si sono distinti per il mutismo assoluto e per la totale assenza di iniziativa politica. Come se le elezioni amministrative di Adrano – dopo quasi 3 anni di imbarazzante gestione amministrativa – fossero appunto un concorso di bellezza e non qualcosa di più serio.
Tutti vogliono conquistare Adrano e, stando a ciò che si vede, a nessuno interessa salvarla.
Manca un’idea di città che possa ricomporre i pezzi di una comunità ormai frantumata e umiliata da una classe politico-amministrativa non all’altezza della situazione. I cittadini di Adrano vogliono capire se la città può tornare a essere protagonista del territorio dopo essere scivolata agli ultimi posti di tutte le classifiche.
Serve un’idea di città e un gruppo di ‘volenterosi’ politici – il più ampio possibile – che tenti l’impresa assai ardua. Non è più tempo di passerelle affollate di candidati e il frenetico agitarsi per partecipare al ‘concorso di bellezza’ dimostra soltanto che del destino di Adrano a nessuno importa più di tanto.